Tecnologia made in Usa investimento da 150 milioni

Materiali inerti il prodotto finale L’Ugl attacca «Basta snaturare il territorio»
16 ottobre 2008
Fonte: Il Mattino

La tecnologia impiantistica per la realizzazione di un eventuale sito di gassificazione nella zona di Villa Literno è quella brevettata dall’azienda statunitense Solena Group, colosso del settore dell’energia rinnovabile con commesse e attività in tutto il mondo. Il progetto prevedrebbe un investimento complessivo di circa 150 milioni da insediare nell’area industriale di Villa Literno. Un sistema ad altissima tecnologia con «impatto ambientale zero». L’impianto - a conclusione del ciclo - sarà inoltre in grado di produrre materiali inerti che potranno essere utilizzati in vari campi di applicazione, edilizia inclusa. Ma a Villa Literno l’ipotesi gassificatore non piace a tutti. Già ieri Tammaro Tavoletta presidente dell’Ugl in provincia di Caserta, evidenzia come «in un territorio come quello liternese, prevalentemente agricolo e già sufficientemente martoriato dalla presenza di rifiuti di ogni genere, pensare di ospitare un rigassificatore vuol dire assoggettare l’intera economia a una crisi produttiva insuperabile. Ora è chiaro che le ecoballe dovranno prima o poi essere smaltite ma prima di qualsiasi passo più corretto e più responsabile sarebbe avere la certezza delle caratteristiche che le compongono». Una sicurezza ambientale che secondo Tavoletta va di pari passo con la tutela della legalità. «Per evitare ingerenze camorristiche così come si sono verificate sul territorio di Santa Maria La Fossa, meglio sarebbe - dice il sindacalista - coinvolgere fin dalle prime battute tutte le parti sociali intendendo associazioni, sindacati e movimenti cittadini».

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