Oggi la presentazione poi partirà il road show L’allarme: l’ombra dei clan su Santa Maria la Fossa

Il piano della Regione: solo quattro inceneritori

Rifiuti, rigassificatore a Villa Literno. I dubbi di Ganapini: i termovalorizzatori sono fuori mercato
15 ottobre 2008 - Paolo Maniero
Fonte: Il Mattino

Ci sono i quattro termovalorizzatori. Non c’è il quinto, quello che Berlusconi aveva annunciato a Napoli nell’ultima visita. Ci sarà, in compenso, un rigassificatore: sarà realizzato a Villa Literno e servirà per smaltire le ecoballe. È questo, in sintesi (e tra l’altro), il contenuto delle linee programmatiche che l’assessore all’Ambiente Walter Ganapini presenta stamane in giunta e che ha anticipato ieri in consiglio regionale rispondendo al question time a Michele Ragosta (Verdi) che chiedeva se rispondesse al vero la notizia del quinto termovalorizzatore. Il Piano, dunque, è in coerenza con quanto prevede la linea voluta dal governo. Del resto, a Palazzo Santa Lucia si fa notare che non poteva essere altrimenti. «In Campania non c’è nulla di più solido della collaborazione tra governo e Regione sui rifiuti» osservano da Santa Lucia. I quattro impianti previsti, nel rispetto del decreto legge convertito in legge, sono quelli di Acerra (la prima linea partirà tra dicembre e gennaio), Salerno (l’iter è già avviato), Napoli (è già stata fatta la conferenza dei servizi), Santa Maria La Fossa. In verità su quest’ultimo impianto Ganapini si è mostrato più cauto. «C’è una difficoltà - spiega in Consiglio - a ritenere quel sito ancora valido dopo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vassallo secondo cui su quel progetto ha messo gli occhi la famiglia Schiavone. C’è un imbarazzo anche in Bertolaso». Va anche detto, a proposito del Piano che oggi va in giunta, che Ganapini mantiene tutte le sue riserve sui termovalorizzatori. In particolare su quello di Napoli. ««È il mercato che non li chiede. Non è facile trovare imprenditori disposti a investire in questi impianti. Basta vedere quante difficoltà ci sono state per trovare il gestore di Acerra». Secondo l’assessore la soluzione ideale, come avviene in tutte le metropoli eurooccidentali e statunitensi sarebbe il Tmb (impianto di trattamento meccanico biologico). «Ma se vogliono il termovalorizzatore lo facciano, trovino un privato disposto a farlo», aggiunge Ganapini che alle 13 a palazzo Santa Lucia presenta il Piano con Bassolino. L’assessore annuncia anche che una volta approvate le linee programmatiche avvierà un road show per la Campania: in sostanza, girerà le cinque province per illustrare il Piano e raccogliere i pareri di amministratori, imprenditori, sindacati, associazioni. La novità dunque è il rigassificatore di Villa Literno. «Sono in atto sopralluoghi - conferma Ganapini - come concordato con il sottosegretario Bertolaso, a Villa Literno, che esiteranno in una proposta industriale, validata dal governo, per risolvere il problema delle ecoballe». Immediate le reazioni. «Contestiamo fortemente l’eventuale scelta di Villa Literno come sito industriale per i rifiuti. Non vorremmo che per penalizzare la camorra si distruggesse l’economia e i territori del Casertano. Villa Literno, nota per le aziende bufaline e casearie, per l’agricoltura, è una località del tutto inadeguata per un impianto destinato a bruciare per i prossimi trent’anni le ecoballe depositate in Campania», dicono Salvatore Ronghi (Mpa) e Massimo Grimaldi (Nuovo Psi). Tramonta, invece, l’ipotesi del quinto termovalorizzatore. «È del tutto ingiustificato - dice Ragosta - a meno che non si vogliano termodistruggere in Campania le ecoballe e i rifiuti di tutta Italia, una ipotesi del tutto sciagurata per un territorio già così pesantemente martoriato».

Powered by PhPeace 2.6.4