Ridotti in cenere anche un ufficio di consulenza e due centri di formazione Locali sotto sequestro

Paura a Poggioreale, due piani avvolti dalle fiamme. Edificio inagibile. Gli inquirenti: atto doloso

14 ottobre 2008 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Incendio alla sede della Recam Mentre le fiamme divorano gli ultimi due piani della Torre 3 di via Nuova Poggioreale e gli uffici della Recam vanno in fumo, i cristalli che coprono il grattacielo cominciamo a crepitare e a precipitare l’uno dopo l’altro e la gente esce in strada affascinata e terrorizzata dalla scena da film americano. «Sembrava l’11 settembre con il crollo delle torri gemelle - spiega Salvatore, che vive e lavora in zona - sono corso al cellulare per girare il filmino». Secondo gli inquirenti a provocare quell’apocalisse potrebbe essere stato un manipolo di delinquenti: l’incendio potrebbe essere di origine dolosa. La torre che ospita la Recam fa parte di un complesso che contiene molti uffici pubblici, dall’Inail all’Inpdap, ai Nas dei carabinieri: le fiamme sono divampate però dall’undicesimo piano, all’interno degli uffici della società per le bonifiche di proprietà della Regione Campania. Il primo ad avvistare il fumo è stato il custode della società di vigilanza «La Benemerita» che ha immediatamente chiamato i vigili del fuoco. Sul posto sono arrivate diverse autobotti coordinate dall’ispettore antiincendi Giovanni Sepe e l’area è stata immediatamente isolata, ma per spegnere le fiamme è stato necessario lavorare per tutta la notte. Quando finalmente è stato stroncato anche l’ultimo focolaio era ormai giorno e della sede Recam restava solo cenere. Con l’azienda regionale erano stati distrutti anche un ufficio di consulenza e due società di formazione: dell’undicesimo e del dodicesimo piano erano in piedi solo le affumicate mura esterne. L’intero stabile è stato dichiarato inagibile dai vigili del fuoco e gli ultimi due piani sono stati sequestrati per permettere i rilievi della squadra della polizia scientifica diretta da Fabiola Mancone. Negli uffici Recam sono state trovate anche delle taniche, ma le indagini ha accertato che non avevano contenuto benzina. Sono state fatte, invece, delle campionature alle pareti per accertare che non fossero state bagnate con sostanze infiammabili. In mattinata in via Nuova Poggioreale sono arrivati quei dipendenti della Recam che lavorano negli uffici (gli altri prendono servizio nei cantieri) e per ore sono rimasti a guardare le finestre distrutte e le mure annerite. C’era chi esclamava scorato: «Per noi ormai è finita» e chi proponeva di giocare i numeri al lotto (8 il fuoco, 13 la data, 72 la meraviglia a cui accoppiare eventualmente 90, la paura). In attesa delle decisioni dei vigili del fuoco sono rimasti anche per tutti la giornata i manager degli uffici della torre 3: molti chiedevano di poter entrare per portare via almeno i computer e nel pomeriggio i vigili del fuoco li hanno accompagnati nella torre per prendere almeno gli oggetti ritenuti più indispensabili. Per il momento non è stato ancora stabilito quando sarà possibile isolare gli ultimi due piani e permettere agli altri occupanti degli uffici di riprendere il lavoro.

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