«Fuori dalle istituzioni chi fomenta le rivolte»

Consiglio dei ministri in Prefettura: slitta il decreto sulla tolleranza zero ma il capo del governo annuncia la stretta multe a chi sporca e sindaci nel mirino
11 ottobre 2008 - Giuseppe Crimaldi
Fonte: Il Mattino

Silvio Berlusconi, a Napoli per la decima volta da quando è premier, lo ribadisce chiaramente in premessa: «Oggi a Napoli lo Stato c’è: il problema dei rifiuti è risolto, noi siamo qui per la terza riunione del Consiglio dei ministri e continueremo a venire perché tutti i cittadini sentano la presenza dello Stato». Alle tre del pomeriggio il presidente del Consiglio fa il suo ingresso nella Sala d’Ercole di Palazzo Reale. Non porta con sè l’atteso, nuovo decreto legge sull’emergenza rifiuti in Campania, che di fatto avrebbe dovuto rappresentare un ulteriore giro di vite nei confronti di chi non rispetta gli obblighi per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti. Ma poco importa. Perché la conferenza stampa rappresenta comunque una grande occasione di comunicazione per lanciare messaggi rassicuranti, non solo sui delicati temi legati alla crisi dei mercati finanziari. Berlusconi torna a spargere ottimismo anche sulle popolazioni che vivono la paura dell’apertura di nuove discariche e dell’entrata in funzione dei termovalorizzatori che - dice - «non saranno cicatrici aperte sul territorio». Il governo rilancia l’idea di realizzare in Campania il quinto impianto per la combustione dei rifiuti, che - una volta chiusi i conti con l’emergenza rifiuti - servirà a rendere meno drammatica la situazione di regioni che si stanno pericolosamente incamminando sulla china già percorsa dalla nostra regione. Resta ovvio che il decreto serve, e si farà. Sarà pronto la prossima settimana, assicura il premier, prima di esporne le linee ispiratrici. «Dobbiamo considerare le nostre strade, le nostre belle piazze, le nostre città come espansioni delle nostre stesse case - esorta il Cavaliere - Stiamo studiando norme per sanzionare chi getta una carta, una plastica, un pacchetto di sigarette o un mozzicone con multe. O addirittura, nei casi più gravi come quando si getta un frigorifero, copertoni, scaldabagni, con sanzioni penali». Berlusconi scuote la coscienza civile dei cittadini. E subito dopo ammonisce: «La responsabilità della raccolta dei rifiuti spetta delle amministrazioni locali, per cui il sindaco che non metta in pratica questa sua responsabilità potrà essere esonerato. Ci sarà il commissariamento del Comune che non manterrà i suoi impegni». Resta dunque il giro di vite contro i sindaci, che si prospetterà attraverso il commissariamento dei Comuni inadempienti. «Credo che lo dobbiamo fare - insiste il presidente del Consiglio - perché è così che funziona in tutti i Paesi occidentali e anche in quelli orientali; dobbiamo uscire da questa maledetta abitudine di considerare le strade delle discariche». Naturalmente il premier non abbandona l’idea già spesa nei mesi scorsi: quelli di rilanciare l’immagine di Napoli in occasione del prossimo G8 previsto in Sardegna, nell’isola della Maddalena. Il G8 dei ministri dell’Ambiente - conferma Berlusconi - come quello dedicato alla cooperazione per lo sviluppo dei Paesi del Terzo Mondo, potrebbe tenersi a Napoli. E a chi gli chiede un giudizio sulle conclusioni cui è giunta un’indagine della Procura di Napoli sugli scontri che infiammarono la protesta dei cittadini di Pianura che si opponevano alla riapertura della discarica di Contrada Pisani, il premier replica con un giudizio di netta condanna, soprattutto rispetto a quei rappresentanti delle istituzioni che «fraternizzano» con chi scende in piazza fomentando azioni di protesta violente. «Sono colpevoli», dichiara. Chiaro il riferimento al presunto coinvolgimento dell’assessore comunale del Pd Giorgio Nugnes e del consigliere comunale di An Marco Nonno nell'inchiesta per gli incidenti avvenuti nel gennaio scorso. «Chi fraternizza con simili gruppi di facinorosi e violenti - aggiunge ancora Berlusconi - è colpevole - Chi è stato eletto, chi è uomo delle istituzioni non deve partecipare a simili manifestazioni». C’è ancora il tempo per due importanti annunci. Il primo si riferisce alla visita che nei prossimi giorni farà con il ministro per i beni Culturali sandro Bondi a Pompei. Per quel che riguarda invece il progetto del Forum delle Culture il Cavaliere fa sapere di avere pronta una rosa di tre nomi «altamente rappresentativi nel mondo della cultura».

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