Il sindaco Petteruti «L’intera comunità viene presa a bersaglio insieme ai giornalisti»

«Una minaccia diretta a tutta l’informazione»

Solidarietà alla cronista e dura condanna della camorra da istituzioni, politici, sindacati
11 ottobre 2008 - Claudio Coluzzi
Fonte: Il Mattino Caserta

La risposta della politica, della società civile e delle istituzioni non si è fatta attendere. Per tutta la giornata di ieri agenzie e email sono state invase da messaggi di solidarietà alla collega Rosaria Capacchione e di condanna dell’atto intimidatorio subìto. «Esprimo la mia più viva indignazione - dice il sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti - per l'atto intimidatorio di cui è stata vittima la giornalista de Il Mattino Rosaria Capacchione. Un atto dal quale l'intera collettività cittadina e provinciale si sente colpita, sia perché rivolto contro un'operatrice dell'informazione "rea" evidentemente di fare unicamente il proprio dovere, sia soprattutto perché Capacchione è già stata fatta oggetto di esplicite minacce da parte di clan camorristici». Quindi il sindaco ha proseguito: «Certamente non è un caso che i clan, così duramente colpiti nelle ultime settimane dalla decisa azione delle forze dell'ordine e della magistratura, tentino di mandare oscuri segnali intimidatori a chi è in prima linea impegnato a contrastarli sul piano della corretta e puntuale informazione all'opinione pubblica». Per il sottosegretario all’Economia e coordinatore regionale di Fi Nicola Cosentino «siamo di fronte ad un atto esecrabile, commesso ai danni di una professionista seria, alla quale va la mia, personale, solidarietà e quella del partito che rappresento. Quel che indigna di più non è solo il significato che il gesto assume, essendone stata vittima una cronista che da anni è, con serietà e puntualità, impegnata a informare i cittadini in una realtà difficile, ma anche il giorno prescelto, essendo oggi la giornata dell'informazione». Il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, ha inoltre affermato «Così come lo Stato è chiamato a vegliare sull'incolumità di chi trova il coraggio di denunciare i fenomeni criminali nel nostro territorio a maggior ragione deve sentirsi impegnato a garanzia del diritto di cronaca e dei cittadini ad essere informati, sancito dalla Costituzione. Le inchieste giornalistiche di Capacchione, hanno aperto in questi anni squarci inquietanti nel tessuto criminale di Terra di Lavoro, svelando intrecci ed interessi. È del tutto evidente che la camorra si senta quindi minacciata». Particolarmente vicino alla collega anche il segretario provinciale del Pd, Enzo Iodice: «La misteriosa e inquietante incursione nell'abitazione della giornalista Rosaria Capacchione è il segno dell'arroganza della camorra, è un messaggio intimidatorio che deve vedere la ferma reazione dello Stato a tutela di Rosaria e dell'intera redazione casertana del Mattino. Esprimo a nome mio personale e dell'intero Pd di Caserta vicinanza e solidarietà alla Capacchione, che deve continuare a poter svolgere il suo lavoro di cronista puntuale e libera». I parlamentari del Pdl Pasquale Giuliano, Carlo Sarro e Sergio Vetrella condannano «un'azione vile e infame, come nello stile dei delinquenti che con questo gesto credevano di mettere a tacere una delle voci più attente e scrupolose del panorama giornalistico della Campania». Ubaldo Greco, componente dell’esecutivo regionale del Pd e responsabile del settore sicurezza sottolinea «come attacchi di questo tipo sono assolutamente inaccettabili e costituiscono la riprova di come esempi di buon giornalismo possono contribuire in maniera decisa alla lotta per la legalità e la rinascita civile del territorio. A Rosaria, naturalmente, tutta la mia vicinanza in un momento così difficile». Fa sentire la sua voce anche Lorenzo Diana, responsabile nazionale del Pd per la criminalità : «Conosco da sempre Capacchione e il suo impegno quotidiano di cronista. Abbiamo tutti il dovere in questo momento di sostenerla nel suo lavoro». Esprimono oltre solidarietà il sindaco di Casal di Principe Cipriano Cristiano, di Pignataro Giorgio Magliocca, il capogruppo Pd alla Provincia, Pietropaolo Ciardiello.

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