Torna Berlusconi: tolleranza zero sui rifiuti
Silvio Berlusconi porta di nuovo la squadra di governo a Napoli per sferrare il colpo definitivo all’emergenza rifiuti. Il Consiglio dei ministri è in programma stamane alle 11,30 in Prefettura. A seguire conferenza stampa a Palazzo Reale e poi tutti a Roma. La decima visita in città del premier, la terza con i ministri, ha come obiettivo l’approvazione di un altro decreto legge sulla crisi dell’immondizia: stavolta non si tratta di individuare discariche e termovalorizzatori, ma occorre varare un piano di rispetto delle regole e decoro urbano. La filosofia è quella della tolleranza zero contro coloro che violano la legge arrecando problemi agli altri. Il modello di riferimento è il Giappone, dove viene perseguito anche chi getta un mozzicone di sigaretta fuori dagli appositi contenitori. Si profila dunque all’orizzonte il rischio di commissariamento per Comuni e Province che non tengono in considerazione gli obblighi relativi alla raccolta e allo smaltimento della spazzatura. La bozza del decreto messo a punto da Palazzo Chigi con il contributo del sottosegretario Guido Bertolaso prevede, infatti, «la decadenza della giunta e lo scioglimento del consiglio». Non avranno vita facile neppure i cittadini, per i quali sono stabilite pesanti sanzioni in caso di danni all’ambiente. Nessuno sconto e risvolti penali, insomma, per chi sporca le strade ed immette nelle acque rifiuti pericolosi, ingombranti, speciali, o per chi realizza discariche abusive: in quest’ultima circostanza la multa può arrivare fino a 100mila euro. E ancora via libera all’inasprimento delle pene per il deposito abusivo di rifiuti sanitari e ad una campagna informativa sulla raccolta differenziata. «La situazione è assolutamente sotto controllo - spiega a tal proposito Bertolaso che preferisce invece non commentare gli arresti di Pianura - Ovviamente in questi quattro mesi abbiamo capito che bisognava fare alcune messe a punto, alcuni aggiustamenti, diciamo un “tagliando” dell’attività che stiamo portando avanti e quindi il Consiglio dei ministri tornerà a occuparsi della questione». Non mancano le polemiche sulla diffusione in anticipo delle bozze del decreto da parte di ambienti governativi, che hanno subito scatenato la reazione di sindaci ed esponenti politici: «Spiace rilevare l’assoluta mancanza di rispetto delle più elementari regole di prudenza e di riservatezza che invece ogni funzionario dello Stato, che ha il privilegio di accedere agli atti, dovrebbe con orgoglio possedere - fa sapere in una nota la struttura del sottosegretario - e che, affidando alla stampa bozze preliminari di provvedimenti di legge non ancora esaminati dal Consiglio dei ministri né tantomeno firmati dal Capo dello Stato su materie delicate come la gestione dell’emergenza rifiuti per compiacere la propria ambizione di acquisire ipotetici crediti con i mass-media, dimostra di non possedere affatto». Ma il piano a tutela del decoro urbano va oltre la sfera dell’igiene e tocca aspetti relativi alla vita di tutti i giorni, dal casco che i motociclisti devono sempre indossare fino alle multe per chi imbratta i muri con bombolette e per chi affigge manifesti selvaggi. All’ordine del giorno del Consiglio dei ministri figurano, poi, un regolamento per la formazione della gente di mare, un disegno di legge sui rapporti Italia-Stati Uniti (allo scopo di evitare le doppie imposizioni sul reddito prevenendo evasioni fiscali e frodi) e un decreto presidenziale sui documenti caratteristici delle forze dell’ordine, oltre a una serie di leggi regionali. Massima attenzione, infine, sui lavori in corso a La Maddalena per il G8 del 2009: il monitoraggio avviato dal premier porterà a decidere se a Napoli si svolgerà solo la parte conclusiva della manifestazione o se viceversa verrà trasferito in città l’intero evento.