Cava di Villaricca, botta e risposta tra ministero dell'Ambiente e Arpac
La falda acquifera che scorre sotto la «Cava Riconta» di Villaricca contiene quantitativi di arsenico e fluoruri che superano i limiti fissati dalla normativa. Lo scrive il ministero dell’Ambiente in un fax inviato alla Fibe Spa, responsabile della discarica, nel quale si invita l’azienda ad attivare entro dieci giorni «gli idonei interventi di messa in sicurezza in grado di impedire la diffusione della contaminazione» e a trasmettere entro trenta giorni «il piano di “caratterizzazione” dell’area di competenza».
Tuttavia l'Arpac ha affermato che la presenza di arsenico e floruri oltre i limiti - rilevata in tutti i campionamenti effettuati prima e dopo l'attivazione della discarica, è certamente connessa con l'origine vulcanica dei suoli nell'area. La cava di Villaricca - 476mila metri quadri al confine con Qualiano - rientra fra gli impianti che il prefetto De Gennaro ha deciso di riaprire per far fronte all’emergenza rifiuti e che dovrebbe accogliere 30mila tonnellate di fos, la frazione organica in uscita dai sette impianti di ex-Cdr sparsi in tutta la Campania. La nota del ministero – inviata anche a Commissariato di governo, Regione, Provincia, Comune di Villaricca e Arpac - potrebbe ora ritardare l’attivazione dell’impianto che era data per «imminente» solo pochi giorni fa.