La protesta per la discarica "Chiaiano sito non sicuro"

Sopralluogo degli amministratori di Marano nella cava
14 ottobre 2008
Fonte: Repubblica Napoli
«Siamo sconcertati per quel che abbiamo visto e che rafforza i nostri timori e perplessità sulla scelta di realizzare una discarica a Chiaiano. Francamente trovo sconcertante anche l´assenza di interlocutori tecnici in occasione di una visita istituzionale di rappresentanti democraticamente eletti». 
Parole pronunciate ieri dal sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, al termine della visita nella cava del Poligono di Chiaiano. La delegazione di amministratori di Marano - che denuncia la violazione delle norme in materia di sicurezza - era composta, oltre che dal primo cittadino, anche dai professori Giovan Battista de Medici e Franco Ortolani (nominati nei giorni scorsi assessori ad hoc alla Tutela dell´ambiente e alla Tutela del territorio), dai consiglieri comunali Saverio Santoro e Gemma Infantocci e da due vigili urbani, Raffaele Crispino e Michele Sica.
Intanto la Cgil interviene sul quinto inceneritore che dovrebbe essere costruito in Campania per distruggere le "ecoballe" di Giugliano e per incenerire la spazzatura in arrivo dalle regioni confinanti. A che serve in Campania un quinto inceneritore?, si chiede la Cgil Campania. «È inevitabile sollevare qualche obiezione in merito - si legge in una nota - Il loro numero aumenta progressivamente. Si annuncia la costruzione di un quinto impianto, ma quello di Acerra non sarà in funzione prima del 2009 e ancora non si è dato avvio ai lavori per la costruzione dell´inceneritore di Santa Maria La Fossa. Se l´imperativo categorico è la raccolta differenziata si suppone che nei prossimi mesi si darà una svolta radicale al sistema di smaltimento. Perché prevedere la costruzione di un quinto inceneritore? Molti esperti hanno sostenuto che con una raccolta differenziata seria in Campania, tre inceneritori siano più che sufficienti. Si ipotizza una situazione di emergenza a breve in altre regioni, per cui la Campania dovrebbe garantire lo smaltimento di rifiuti altrui. Perché non mettere in campo un progetto definitivo in ogni regione? Se la raccolta differenziata diventa a breve una realtà, cinque inceneritori non serviranno e anche qualcuna delle dieci discariche potrebbe essere evitata».
Anche Michele Ragosta (Verdi), presidente della commissione Ambiente della Regione, polemizza: «È scandaloso pensare di realizzare addirittura un quinto termovalorizzatore. Ci sembravano già troppi quattro, un quinto appare quasi una provocazione rispetto alle reali esigenze del territorio, tenuto conto anche che con l´avvio definitivo della raccolta differenziata puntiamo a ridurre la produzione dei rifiuti». Ragosta ha inviato un´interrogazione all´assessore regionale all´Ambiente, Walter Ganapini, e al presidente Bassolino per sapere «quali sono le reali posizioni del governo nazionale e che soluzioni intenda adottare per non trasformare la Campania nello sversatoio d´Italia».
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