Intercettazioni choc, Comune nella bufera
«Impressionanti quei verbali, le intercettazioni ci sono e non si negano. Mi ha fatto molta impressione leggere quei dialoghi». Rosa Iervolino, il giorno dopo la bufera degli arresti dell’assessore Giorgio Nugnes e del consigliere comunale di An Marco Nonno, è sconvolta. Le intercettazioni - soprattutto la parte che riguarda le frasi fra Nugnes e Nonno - l’hanno colpita. Quei dialoghi sono la chiave dell’inchiesta e nei verbali è finita anche lei, il sindaco. Il 9 gennaio alle 22,12 riceve una telefonata da Nugnes che le rivela una convocazione del prefetto Alessandro Pansa. Siamo a poche ore dalla guerriglia che ha insanguinato Pianura. Nugnes le chiede il permesso di andare all’incontro. Il sindaco risponde così: «Figurati, basta che questo non ti fa fare fetenzie. Sono in corso a Roma trattative per portare la munnezza nostra in provincia di Salerno, il prefetto neanche lo sa». Il sindaco chiarisce quello che voleva dire con quel «fetenzie»: «Certamente - attacca - non era rivolto al prefetto Pansa, persona che stimo e conosco da tanti anni, semplicemente per me significa ”non farti fare fesso”, rivolto a Giorgio. Lo sanno tutti che non ero d’accordo sulla riapertura della discarica di Pianura, i fatti poi mi hanno dato ragione. Ci sono stati gli scontri, ho fatto decine di sopralluoghi. Non ci avrebbero mai fatto passare. Il quartiere e la città avevano già dato e in quelle ore c’era la possibilità di andare a Salerno». Da ambienti prefettizi trapela che mai nessuno ha messo in dubbio la stima del sindaco verso il prefetto. Le intercettazioni sono al centro dell’inchiesta giudiziaria, ma anche della bufera politica che sta investendo il Comune. La Iervolino si sofferma su questo punto. «I dialoghi fra Nugnes e Nonno sono davvero inspiegabili e impressionanti: fossero stati due compagni di partito si poteva capire. Ma sono avversari in politica e sul territorio. A Napoli, si sa, non ci si deve meravigliare più di nulla». La questione dell’assessore arrestato ha tenuto banco ieri a Palazzo San Giacomo in una chiacchierata informale fra sindaco e alcuni assessori. Per il momento non cambia nulla: Nugnes resta tecnicamente in giunta ma sospeso dagli incarichi. Solo se dalla Procura ci sarà un provvedimento definitivo nei suoi confronti si penserà ad altre soluzioni. Il provvedimento di sospensione è del prefetto perché la legge sulla materia è chiara, i rappresentanti delle istituzioni o gli eletti che incappano nella misura cautelare vanno sospesi. Il provvedimento prefettizio è arrivato alla segreteria della giunta e a quella del Consiglio comunale. Vale anche per il consigliere comunale di An: Marco Nonno in quanto sospeso avrà subito un supplente, il primo dei non eletti. Si tratta di Maurizio Matacena che già domani siederà in aula nella delicata seduta per l’approvazione della manovra di riassestamento di bilancio.