«Termovalorizzatore, presto l’appalto»

Berlusconi plaude al piano del Comune. De Luca dà un nome all’impianto: «Il Palazzo della ragione»
2 ottobre 2008 - ad. pa.
Fonte: Il Mattino

I termovalorizzatori previsti in Campania «Verrò qui anche tutti i mercoledì. Sino a quando ve ne sarà bisogno, pur di uscire definitivamente dall’emergenza». Silvio Berlusconi smentisce chi pensava che con la visita di ieri a Napoli (la nona da quando è al governo) e la nuova road map per uscire per sempre dalla crisi, finisse il binomio premier-Campania: «La situazione richiede un’attenzione costante viste le continue difficoltà». Eppure l’accelerata data ieri è notevole e comprende, nell’ordine, un quinto termovalorizzatore esclusivamente per le ecoballe accumulate in questi anni, la partenza della prima linea dell’impianto di Acerra a partire da gennaio (gestione della A2A di Brescia), l’ulteriore vigilanza dell’esercito per le discariche e l’apertura di un nuovo sito a Terzigno, in località Cava Sari. La costruzione degli impianti di Napoli, Santa Maria La Fossa e Salerno, invece, procedono secondo programma e tra pochi mesi si procederà per la loro realizzazione. «E su Salerno - puntualizza il premier - siamo in fase ulteriormente avanzata: a giorni ci sarà la gara d’appalto». Infine una stilettata sui registi della rivolta di Chiaiano: «Dietro ci sono le forze politiche di sinistra che nell’ultima tornata elettorale sono state tagliate fuori dal Parlamento». Tornando al piano, tutti gli ultimi dettagli sono stati limati nella riunione di ieri mattina in prefettura. Berlusconi è puntuale: arriva alle 12 nella sua Audi blindata in compagnia del capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Sono loro due, assieme al generale Giuseppe Giannini, a illustrare il piano ai prefetti delle cinque province campane. Presente anche il sottosegretario Paolo Bonaiuti. Il punto nevralgico è il quinto termovalorizzatore. «Servirà - annuncia a sorpresa il premier - a bruciare cinque milioni di tonnellate di ecoballe accumulate in questi anni anche se qualcuno parla di 8-10 milioni. Necessario un impianto ad hoc perché le discariche prima o poi si esauriscono e al ritmo normale sarebbero occorsi, secondo i migliori calcoli, 15 o 20 anni per bruciare questi rifiuti». Poi si passa ad Acerra la cui prima linea dell’impianto entrerà in funzione a gennaio e le restanti due linee nei due mesi successivi. «Ha vinto l’appalto - annuncia - la ”A2A” e al presidente Zuccoli, qui presente, faccio i complimenti. Ad Acerra, che assorbirà duemila tonnellate al giorno, ci saranno anche tecnologie aggiuntive che consentiranno di arrivare ad un tasso di inquinamento vicino allo zero». In mezzo la precisazione che siti e discariche continueranno a essere presidiati dai militari dell’esercito. Su Chiaiano poi, il Cavaliere, dimostra di conoscere a menadito dati e cifre: «Si aprirà a fine novembre e voglio rassicurare che non ci sono motivi per protestare. Sarà un luogo sicuro e saranno montate telecamere affinché tutti possano verificare cosa si scarica. Sarà uno sversatorio riservato solo alle zone adiacenti e altro che 150 camion al giorno: saranno la metà». Confermate, infine, le discariche: a Saviano, a Sant’Arcangelo Trimonte mentre si attenderanno gli esiti dei rilievi tecnici per Andretta. Sulla questione rifiuti, la giornata napoletana del premier si incrocia con una serie di dichiarazioni ed iniziative che fanno leva sull’esempio Salerno. Parlando con i giornalisti durante una pausa della registrazione della puntata di Matrix su canale 5, il ministro dell’Interno Roberto Maroni alla domanda sul perchè a Napoli non funziona la raccolta differenziata, risponde: «Bisogna solo che gli amministratori della città vadano a vedere come si fa a Milano, Varese, Bergamo, Venezia, Bologna e anche a Salerno». Ed ha chiarito che «il Governo ha risolto l'emergenza ma non può mettersi a fare la raccolta differenziata perchè quella spetta ai sindaci». In serata, partecipando ad un dibattito a Giffoni Valle Piana, il sindaco Vincenzo De Luca tocca il tema del termovalorizzatore per dire che «stiamo andando avanti celermente sulla sua realizzazione e niente ci fermerà». Poi annuncia il nome che darà all’impianto: «Sarà il ”Palazzo della ragione”». Come dire: un modello di efficienza e perfezione.

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