Tremila in marcia per salvare il Formicoso
Andretta. Protesta e polemiche. Arrabbiata e delusa per il blitz notturno di militari e forze dell'ordine, ma anche per le parole di ieri del Premier Berlusconi, che a Napoli ha ribadito che i siti delle discariche non saranno smilitarizzati, definendo «inutile perché non ha ragione di essere» la protesta dei sindaci, la gente dell'alta Irpinia invaderà il Formicoso per una nuova, grande manifestazione di protesta. Un'iniziativa (confidando nel meteo) che vuol essere pacifica, semplice, così come l'efficace slogan scelto per la mobilitazione di questa mattina: «Salviamo il grano del Formicoso». Una manifestazione di protesta generale che vedrà coinvolti politici (ieri sera il Pd, alla presenza di Franco Arminio, ha ribadito il suo «no» nei confronti di una scelta giudicata «scellerata», solidarietà è venuta da Pionati dell’Udc che promette di portare il caso Formicoso a Uno Mattina), amministratori, associazioni, sacerdoti (s’annuncia la presenza anche del vescovo Francesco Alfano», forum giovanili, studenti e tanti cittadini. Ci sarà anche Vinicio Capossela, che raggiungerà Andretta direttamente da Milano. «Sarò al fianco della gente, il cui futuro è stato minato dall'occupazione militare brutale di terre dove le istituzioni democraticamente elette avevano fornito soluzioni alternative alla discarica», ha anticipato il cantautore. L'obiettivo è portare sul Formicoso dalle tremila alle cinquemila persone. Hanno assicurato la loro partecipazione le associazioni ambientaliste della valle del Sabato, i forum giovanili dell'intera provincia, gli studenti di tutte le scuole dell'alta Irpinia. Emblematico il caso dei ragazzi dell'istituto superiore Fermi di Vallata che hanno concordato in assemblea l'allestimento di tre pullman e numerose auto private per raggiungere il Formicoso. Non mancheranno gli esponenti politici, nonostante le polemiche sulla mancanza di atti concreti di parlamentari e partiti, sindaci con il gonfalone, rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil (toccante l’appello ai sindacati di Pasquale Gallicchio del Pd). Il raduno è fissato per le 10, presso la casetta cantoniera in territorio di Andretta. Di lì, il corteo si muoverà verso il sito di Pero Spaccone. L'intento degli organizzatori è quello di raggiungere l'area presidiata dai militari e fare un girotondo umano intorno al filo spinato che delimita i 62 ettari di terreno presidiati dai militari. «La gente - dicono gli organizzatori - dovrà circondare l'area in cui saranno effettuati i carotaggi e, in seguito, potrebbe essere realizzata la discarica». Una volontà che, però, dovrà fare i conti con i dettami della Questura, che ha imposto lo stop della manifestazione a circa un chilometro dal sito, al bivio della stradina provinciale 180 che conduce all'area individuata dalla struttura commissariale. Lì, dove l'altra notte si sono riuniti in seduta straordinaria i consigli comunali di Andretta e di Bisaccia, stavolta ci saranno le forze dell'ordine in assetto antisommossa. Dopo due giorni di relativa tranquillità, durante i quali i militari hanno completato la recinzione e portato avanti l'allestimento delle proprie strutture, il Formicoso tornerà ad essere presidiato in maniera massiccia dalle forze dell'ordine. Non manca il timore di poter vivere momenti di tensione, ma amministratori e organizzatori assicurano che «la manifestazione sarà assolutamente pacifica» (significativa e struggente la lettera, diffusa da Franco Arminio, dei bambini delle scuole primarie di Bisaccia centro, inviata ieri al Capo dello Stato). Nel pomeriggio di ieri, intanto, la commissione tecnica del comune di Andretta, coordinata dal professore Canuti dell'università di Firenze, ha incontrato a Napoli i tecnici della struttura commissariale per concordare l'avvio dei carotaggi sul sito di Pero Spaccone. Per ora tutto fermo, nuova riunione operativa la settimana prossima.