Un altro impianto termovalorizzatore. E ancora: militari che resteranno a presidiare le aree delle discariche

Acerra sarà gestita da «A2A» Bassolino: sì a Chiaiano

Il Premier annuncia: «In Campania un quinto inceneritore»
Forum delle Culture, il Comune verrà commissariato
2 ottobre 2008 - Carlo Franco
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Prima i fatti, cioè le notizie, poi le chiose. La nona volta di Silvio Berlusconi a Napoli è, forse, la più feconda di risultati. Ricapitoliamoli partendo, però, dalla bagarre per la discarica di Chiaiano. 
Anche ieri i comitati e gli infuiltrati sono scesi in piazza, ma Berlusconi, confortato dal fido Bertolaso, definisce «bugie» i rilievi mossi al Commissariato e annuncia che la discarica si farà e ospiterà i rifiuti degli abitanti della zona.
«L'accusa che ci sarà un perenne ingorgo di camion è dunque falsa, non saranno 150 ma poco più di 70, cioè quanto ne passano oggi». Più tardi, a Matrix, Bassolino gli dà una mano: a Chiaiano è giusto andare avanti, servono discariche sicure, termovalorizzatori moderni». Un'altra mano la dà il ministro Maroni che nella stessa trasmissione tuona contro le istituzioni del Sud che per la differenziata «devono fare come i Comuni del Nord e come Salerno». Il sindaco De Luca ringrazia e porta a casa. Non fa lo stesso, ne siamo convinti, la sua collega Rosetta Iervolino che, senza preavviso, ha saputo che il Forum delle Culture verrà Commissariato. «Sceglieremo un nome che metterà tutti d'accordo, dice Berlusconi, e spero proprio che sia un napoletano. Solo così il Forum potrà diventare un grande evento internazionale. Fatto questo informerò i vertici istituzionali locali». Cosa accadrà ora? Ora le buone notizie. La prima è che la gara per la gestione del termovalorizzatore di Acerra è stata vinta dal gruppo A2A di Brescia - tra i suoi soci ha il Comune di Milano che, di qui a poco, potrà estendere il suo controllo operativo anche agli altri termovalorizzatori. Il presidente del Consiglio è stato un perfetto padrone di casa: «Vi presento l'ingegnere Zuccoli, è il presidente dell'A2A e toglierà per noi le castagne dal fuoco. Non ci sarà più emergenza e verranno messe in campo tecnologie avanzatissime trasformando i costi dei rifiuti che finora hanno marcito in strada in energia che ci farà guadagnare».
Il premier dà anche i tempi del work in progress acerrano: la prima sezione del termovalorizzatore sarà inaugurata a gennaio prossimo, la seconda a febbraio, la terza a marzo. «Non ci saranno ritardi —dice — l'impianto assorbirà duemila tonnellate al giorno, cioè i rifiuti di una collettività di mezzo milione di abitanti». Per gli altri termovalorizzatori - quello di Napoli, quello di Santa Maria La Fossa e quello di Salerno - nessuna novità, se non quella che il sindaco De Luca è stato il più solerte di tutti. Berlusconi, però, aveva un colpo in canna e se lo è giocato facendo valere tutte le sue doti di comunicatore raffinato: «Avendo noi deciso di far ritornare la civiltà a Napoli e in Campania - dice così correggendo una precedente dichiarazione che suonava offensiva: riporteremo la civiltà a Napoli (che non l'ha mai perduta, nonostante tutto) abbiamo deciso di costruire un quinto inceneritore nel nord ovest della Campania, in una zona poco distante dal deposito nel quale giacciono 5 milioni, e forse anche 8, di ecoballe».
L'annuncio scuote l'uditorio e i giornalisti si dannano l'anima per dare un nome alla località prescelta che dovrebbe essere nel giuglianese. Qualcuno ha anche soffiato un nome: Taverna del Re, ma di questo occorrerà riparlare perchè si ha l'impressione che Bertolaso una decisione vera e propria non l'ha presa. Berlusconi ha anche stoppato le critiche sulla utilità di un altro impianto: «Non sono mai troppi, i consumi crescono a dismisura e vogliamo metterci al sicuro».
Anche per parare il colpo di titoli come quello che ci ha dedicato l'Unità: ecco i rifiuti che Berlusconi non vuole vedere. Ho chiesto a quali località si riferissero le foto ed è venuto fuori che si tratta di siti nei quali sono ospitati rifiuti pericolosi. I siti in questione sono 41, venti li abbiamo già bonificati. L'unica segnalazione giusta si riferisce ad un mercatino rionale abusivo che ogni settimana lascia quintali di rifiuti. Grazie all'Unità, comunque, per l'aiuto che ci da». Segue un sorriso che è tutto un programma. L'ultima bordata polemica è dedicata ai sindaci di Andretta e degli altri Comuni del pianoro del Formicoso. «Continuiamo ad incatenarsi, ma perdono il loro tempo, abbiamo preso una decisione e la faremo rispettare ». Niente dialogo, allora? «Non è vero, con loro Bertolaso ed io abbiamo già parlato, ma loro fanno finta di non ricordarsi quello che ci siamo detti». Si attendono repliche, naturalmente.
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