Saltano quattro udienze processo rifiuti al palo

Difetto di notifica nella citazione delle parti rinviato a metà novembre il dibattimento su Bassolino
24 settembre 2008 - Leandro Del Gaudio
Fonte: Il Mattino

Non decolla il processo Impregilo. Anche ieri, l’istruttoria a carico dei 28 imputati per la gestione dell’emergenza rifiuti è rimasta ferma al punto di partenza. I giudici della quinta sezione penale di Napoli hanno infatti deciso di aggiornare l’udienza al prossimo 12 novembre, a causa di alcuni difetti di notifica riscontrati in aula da avvocati di soggetti che si sono costituiti parte civile. Parlano gli avvocati di alcuni comuni parte civile, che ricordano che molte citazioni non sono andate a buon fine. Le notifiche tornano in bianco, anche quelle indirizzate ai 28 imputati. Di qui, la decisione di rinviare il processo al prossimo 12 novembre che cancella di colpo quattro udienze già fissate in calendario, spostando ulteriormente in avanti il problema dell’accertamento delle accuse della Procura e il contraddittorio tra le parti. Truffa ai danni dello stato, frode in pubbliche forniture, falso e abuso d’ufficio. Accuse che chiamano in aula il governatore della Campania Antonio Bassolino, i suoi vice all’epoca della gestione del commissariato antirifiuti (tra cui Vanoli e Campora), l’ex struttura di vertice delle aziende del gruppo Impregilo, un colosso imprenditoriale all’epoca fuso in un’Ati per la realizzazione di impianti cdr e di termovalorizzatori in Campania. Una vicenda che resta da mesi ferma alle questioni preliminari, causa la lentezza della macchina giudiziaria nella notifica di atti e provvedimenti. È il processo dei grandi numeri, con circa 900 testimoni e più di cinquecento soggetti (tra cui tutti i comuni della Campania) indicati dalla Procura come parti lese. Ieri la prima udienza dopo la parentesi festiva si è tenuta nell’aula bunker del carcere di Poggioreale. Il rinvio è stato motivato dal tribunale (presidente Giovanni Rabuano) con la necessità di notificare le citazioni dei responsabili civili avanzate da alcune amministrazioni comunali. Le notifiche non sono state eseguite e occorrono pertanto i tempi tecnici necessari - spiegano i giudici - per portare a termine le nuove citazioni. Nel corso dell’udienza, infine, alcuni comuni hanno indicato come responsabile civile il commissariato di governo per l’emergenza, che si è già costituito parte civile. Altri difensori di altri comuni hanno invece chiesto di verbalizzare la mancata notifica degli atti a tutti e 28 imputati, cosa che rallenterebbe l’inizio della istruttoria dibattimentale. Non mancano elementi di novità nel corso del dibattimento. La stessa Procura di Napoli - rappresentata in aula dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo - ha depositato in questi giorni nuovi elementi acquisiti nel corso delle indagini condotte sull’ultima stagione del commissariato dei rifiuti. A disposizione delle parti, nella cancelleria della quinta sezione penale, sono ora presenti due informative di polizia giudiziaria. Si tratta di accertamenti contabili, di documenti acquisiti nel corso degli ultimi mesi negli uffici di Impregilo. Ma anche di rendicontazioni contabili, di accertamenti bancari condotti su Fibe, Fisia, Italimpianti, Fisia Campania. Nel corso delle relazioni di polizia giudiziaria, anche gli interrogatori di alcuni capimpianto.

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