Maglia nera per cartoni e vetro, in arrivo pesanti sanzioni. Fortini (Asìa): raggiungeremo l’obiettivo

Differenziata, a rischio la soglia del 20%

25 settembre 2008 - Adolofo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

Differenziata, a rischio la soglia del 20% I dati della differenziata crescono poco. Troppo poco e ancora troppo lontano dall’obiettivo del 20 per cento per la fine di quest’anno se non si vuole incappare nelle sanzioni previste nel decreto legge firmato proprio a Napoli il 21 maggio scorso. E a finire di nuovo sott’accusa sono i 362 Lsu del consorzio di bacino Napoli 5, chiamati a lavorare otto anni fa durante la giunta Losco e su cui pende ancora un’inchiesta della Corte dei Conti. «Ma riusciremo comunque a raggiungere la soglia richiesta» dice fiducioso il direttore generale dell’Asìa Daniele Fortini. Ma a leggere i dati forniti ieri, e relativi a luglio, mancano ben 7 punti (siamo al 13,10%) per arrivare alla soglia messa a punto dal sottosegretario Guido Bertolaso. Molti ancora da coprire, e in poco più di 90 giorni, se si considera che a giugno la raccolta complessiva era di 11,80 punti percentuali. «Purtroppo siamo partiti - spiega Fortini - da una situazione di emergenza tremenda e stiamo cercando di correggere il tiro in corso d’opera. Quest’anno, insomma, i risultati sono troppo falsati: siamo partiti praticamente a giugno. Un gap di sei mesi difficile da colmare anche ammazzandosi di lavoro e facendo miracoli». Non resta, quindi, che tentare di dare un colpo d’acceleratore per rientrare nel percorso a scaglioni che prevede di raggiungere la soglia del 30% entro la fine del 2009 e posizionare Napoli sulla stessa scia dei risultati medi degli altri grandi capoluoghi italiani. «Contiamo di alzare la soglia e di molto - continua il dirigente della municipalizzata - nel mese di dicembre quando i napoletani producono quasi 50 milioni di tonnellate di rifiuti. E differenziarne un terzo, secondo i nostri calcoli, significa arrivare al 16-17 per cento. Abbastanza per farci raggiungere la soglia del 20 per la fine di gennaio o al massimo di febbraio. Di più, mi creda, è quasi impossibile fare». Eppure a leggere tra le righe i dati pubblicati ieri, emerge un crollo di differenziata su due voci essenziali al risultato globale. Ovvero la raccolta dei cartoni e quella del vetro che, assieme all’organico, rappresentano il dato più «pesante» dell’indice totale della differenziata. E, quindi, a luglio si sono raccolte 50 tonnellate di vetro in meno rispetto a giugno. Sul cartone, ancora, pesa invece (e in negativo) il lavoro del Consorzio di Bacino 5 (meno 22 tonnellate in meno a luglio rispetto al mese precedente) mentre aumenta nella aree di competenza dell’Asìa (più 240 tonnellate). Abbastanza per pensare che i 362 lavoratori del consorzio abbiano deciso di rallentare un po’ i ritmi per protestare contro la decisione del sottosegretario Bertolaso di assorbirli nell’organico dell’Asìa. Malumori già esternati nele scorse settimane perché i contratti previsti dall’azienda comunale sono differenti: sia di livello (due per l’Asìa rispetto al terzo garantito dal consorzio) sia per le ore di lavoro settimanali (36 rispetto alle 30 attuali del Consorzio). «Un calo da parte loro dipende, secondo me, da questi malumori - conclude il direttore generale - perché quei lavoratori non vogliono essere assorbiti da noi. E si sono arrabbiati in queste settimane quando, per aumentare la differenziata, abbiamo deciso di raccogliere i cartoni anche nella zona di loro pertinenza». E la soglia di raccolta del Consorzio, a questo punto, rischia ulteriormente di assottigliarsi nelle prossime settimane.

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