Asa senza soldi raccolta rifiuti a rischio blocco

È dramma Asa. La situazione finanziaria della società che effettua la raccolta dei rifiuti si fa sempre più grave. Ieri il presidente Romano ha incontrato il massimo esponente del Cosmari Guarino per discutere della questione e provare a trovare una soluzione che consenta all'azienda di viale Italia di rimettersi in sesto. Secondo quanto trapelato, almeno nell'immediato non ci sarebbero le possibilità per il consorzio di andare incontro all'Asa e onorare almeno parte dei circa 2milioni e 700mila euro di debito. Guarino ha comunque garantito il proprio impegno per cercare una soluzione a breve termine. Le parti si rivedranno mercoledì prossimo per concordare eventuali soluzioni. Romano aspetterà ma nei prossimi giorni dall'Asa partiranno una serie di decreti ingiuntivi nei confronti dei comuni debitori. Dopo mercoledì, non dovesse sortire l'esito auspicato l'incontro programmato con il presidente del Cosmari Guarino, l'Asa invierà un decreto ingiuntivo anche nei confronti del consorzio, maggiore debitore dell'azienda di viale Italia. Intanto, i sindacati hanno convocato per lunedì prossimo l'assemblea dei lavoratori: non è da escludere che i 260 dipendenti, cui l'azienda ha annunciato che non pagherà il prossimo stipendio, decidano di incrociare le braccia ad oltranza. Un'ipotesi che rappresenterebbe l'ennesima tegola sul comparto rifiuti, da sempre in affanno. Intanto è stato convocato per questa mattina, presso la sede della comunità montana alta Irpinia, un nuovo vertice tra i sindaci dei comuni altirpini, della Baronia e della valle del Sabato e i sindacati. Sul tavolo le iniziative di protesta da organizzare per opporsi all'individuazione di più siti nella provincia di Avellino, Pianodardine, Savignano, Andretta, per lo stoccaggio e lo smaltimento dei rifiuti prodotti nell'intera regione. Nell'incontro si definiranno i dettagli per la manifestazione di protesta da fare a Roma. E il parlamentare Mpa Arturo Iannaccone ha scritto una lettera a Berlusconi invitandolo ad intervenire per evitare la realizzazione della discarica sul Formicoso.