Il comitato: volantini contro l’inceneritore «Va svelato il business che c’è dietro»
Un pomeriggio di volantinaggio davanti al palazzo dell’Unione industriali per manifestare, in maniera pacifica, il loro no agli inceneritori e denunciare il «grosso business - dicono - che c’è tra l’associazione degli inceneritoristi e Confindustria». La «rete campana salute e ambiente» ha chiamato, ieri, in piazza dei Martiri tutti i delegati dei Comuni dove stanno per nascere gli inceneritori e li invita ad opporsi ad oltranza «perché - dice Mario Avoletto - esiste un’alternativa. Si può fare la riduzione a monte - spiega - il riciclo, la raccolta differenziata porta a porta e il trattamento a freddo dei rifiuti residui. L’inceneritore - dicono dalla Rete campana salute e ambiente - fa a pugni con la raccolta differenziata e nasce soltanto per gli interessi speculativi di chi lo gestisce». Avoletto grida la sua protesta con megafono e striscione. I passanti ascoltano e accettano i volantini nei quali è spiegata l’emergenza-rifiuti in Campania. «Una strategia - dice - per ricattare i campani e per giustificare il commissariato ai rifiuti. Lo dice la magistratura, non noi. Così per avere i nostri soldi, stanno distruggendo la nostra terra per raddoppiare i profitti e distruggerci la salute con diossina, polveri ultrasottili e ceneri speciali». «Un documento di Confindustria - prosegue Avoletto - chiede al governo di incentivare 70 inceneritori, il doppio di quelli che esistono oggi, di cui quattro in Campania». Contro tutto questo da appuntamento sabato a Chiaiano anche Vittorio Forte del “Comitato contro la discarica”. La richiesta da Chiaiano è anche un’altra: controllare lo stato dei luoghi, se la bonifica promessa è stata fatta. «Non ci fidiamo - dice Forte - non c’è democrazia, né attenzione per i cittadini perciò continueremo a lottare per farci ascoltare».