«No all’Irpinia-discarica, sciopero e corteo a Roma»

Filo diretto tra le assemblee di Pratola e Aquilonia
Il Cosmari non gestirà le ecoballe a Pianodardine
22 settembre 2008 - Alfonso Parziale
Fonte: Il Mattino Avellino

Parte e si materializza da Pratola Serra per arrivare fino al Formicoso (attraverso la riunione di Aquilonia) un nuovo e forte «no» all’Irpinia-discarica, per l’imminente arrivo di 20mila ecoballe a Pianodardine, la prossima realizzazione della megadiscarica ad Andretta (per la quale l’avvio dei carotaggi è previsto a ottobre), oltre alla presenza già dello sversatoio a Savignano (senza contare quello chiuso di Difesa Grande). Intanto, il previsto arrivo di nuove ecoballe da questa mattina presso la zona di stoccaggio di Pianodardine subirà uno slittamento di qualche giorno in quanto il Commissariato di Governo dovrà provvedere prima alla sostituzione del Cosmari Av1 che, come ente incaricato alla gestione del sito, ha rinunciato. E ciò perchè l’accordo prevedeva solo l’arrivo di ecoballe dalla stazione di trasferenza di Flumeri, dall’area di stoccaggio di campo Genova di Avellino e di un minimo quantitativo dal napoletano. Non sarà «solo» così, i numeri sono molto più alti. Da qui lo svolgimento ieri, a Pratola Serra, di un’assemblea pubblica di cittadini ed amministratori della Valle del Sabato. Nella riunione, promossa dalla neonata associazione «Dio salvi la verde Irpinia», si è deciso di promuovere una grande manifestazione da tenersi quanto prima a Roma, alla quale prenderanno parte tutti i primi cittadini dei 119 comuni irpini chiamati a sfilare con la fascia tricolore. S’è deciso di mobilitare anche il sindacato per dar vita ad un sciopero generale in cui l’Irpinia produttiva si possa fermare per rendere visibile così la protesta a livello nazionale. «L’aggressione che sta subendo l’Irpinia - ha esordito Franco Mazza, di Sd - non può essere affrontata dai singoli territori. C’è bisogno di unità d’intenti. Vorremmo capire perché dopo la discarica realizzata a Savignano si vuole divorare anche il Formicoso con una megadiscarica a servizio regionale mentre restano al palo le discariche annunciate a Terzigno e Caiano. Finora la reazione è stata inadeguata». Da qui la decisione unanime dell’assemblea di promuovere questa giornata di grande mobilitazione pacifica dell’Irpinia nella capitale. «Siamo pronti a recarci a Roma - dichiara il sindaco di Atripalda, Aldo Laurenzano - per fare sentire tutto il nostro sdegno, senza alzare barricate ma nella legalità. Mi chiedo: conviene restare ancora nella Regione Campania?». E ieri ad Aquilonia assemblea pubblica per il caso Formicoso. «Dobbiamo opporci ad un’altra discarica, c’è bisogno di segnali forti. Anche noi diciamo sì ad una manifestazione unitaria per portare protesta e dissenso a Roma», dice Gennaro Imbriano, segretario provinciale del Prc che ha messo intorno ad un tavolo anche i colleghi Vittoria (Pd), Cicchetti (Pdci) e il consigliere regionale Angelo Giusto (Sd).

 

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