L’appello dei comitati in una lettera consegnata alla segreteria particolare di Benedetto XVI

Chiaiano invoca il Papa: salvaci dalla discarica

Una delegazione in Vaticano: «La politica ci ha abbandonato, solo il Pontefice può aiutarci». Sit-in anche alla Mostra
21 settembre 2008 - Daniela de Crescenzo
Fonte: Il Mattino

«Beatissimo Padre, i cittadini di Marano di Napoli e di Chiaiano ritengono di essere vittime di una grave ingiustizia a causa della discarica da un milione di tonnellate di rifiuti che il governo Italiano sta realizzando nella selva di Chiaiano, nel cuore del centro abitato...»: comincia così la lettera che ieri una delegazione di una cinquantina di persone dei comitati antidiscarica di Chiaiano ha consegnato nelle mani di un componente della segreteria di Benedetto XVI. I manifestanti che avevano le magliette con su scritto «no discarica» e agitavano le bandiere sono rimasti al di fuori del recinto di piazza San Pietro e sono stati scortati dalla polizia fin dall’uscita del casello autostradale. La delegazione ha tentato di manifestare anche nei pressi di fontana dei Trevi, di Montecitorio e di Palazzo Madama, ma è stata sempre invitata dalle forze dell’ordine ad allontanarsi. E’ riuscita, invece, a sventolare le proprie bandiere a piazza di Spagna. «Visto che la politica ci ha abbandonato, chiediamo l’intervento autorevole del Pontefice, affinchè ascolti le nostre ragioni - spiega l’assessore del comune di Marano, Renato Schettino. Il nostro augurio è quello di ricevere nei prossimi giorni una parola a sostegno della nostra azione. Speriamo ancora di evitare che la discarica si realizzi in una zona non idonea. Perciò siamo arrivati a Roma in un periodo in cui la Chiesa sta celebrando le giornate per la salvaguardia del Creato». Nella missiva indirizzata a Benedetto XVI i cittadini del presidio, dopo aver diffusamente elencato le proprie ragioni, concludono rivolgendosi direttamente al Pontefice: «Non abbiamo alternativa - scrivono - Lo stato delle cose ci costringe a organizzare una resistenza popolare che vogliamo non debordi mai dai binari della civiltà e della correttezza, ma non potrà non esprimersi con grande fermezza, costanza e decisione... è in ballo la qualità della vita e la salute nostra e dei nostri figli e non riusciamo ad accettare con la pazienza di chi porge l’altra guancia questa crudele violenza verso il nostro territorio. La preghiamo vivamente di voler perdonare l’ardire che ci siamo presi nel venirLa a importunare, ma la Sua sensibilità verso chi patisce ingiustizia ci permette di sperare nella Sua benevola comprensione. Grati della Sua paterna attenzione baciamo la mano benedicente». Ora i manifestanti attendono una risposta che dovrebbe arrivare al sindaco di Marano, uno dei leader del movimento antidiscarica. Ma la giornata ha visto anche un altra protesta: un gruppo di una ventina di persone ha distribuito volantini alla manifestazione «Parchi in mostra» organizzata alla mostra d’oltremare. Il presidio sottolinea che non sono state avviate le bonifiche e che non è nemmeno partito il rifacimento della rete stradale. «Si sta attrezzando l’ennesima sceneggiata alla Berlusconi - sostiene Mauro Bertini, l’ex sindaco di Marano che si è schierato con il fronte del no - Se si vuole mantenere la promessa di aprire la discarica entro l’8 ottobre si potrà solo attrezzare un angolino dove si potranno portare un centinaio di sacchetti. Poi il presidente del consiglio potrà anche urlare: sono bravo». Ma dallo staff del sottosegretario Bertolaso ripete che il cronoprogramma sarà sostanzialmente rispettato I lavori a Chiaiano non si sono mai fermati. Il piano operativo della viabilità è stato ultimato e sarà presentato la prossima settimana. Entro ottobre il sito dovrebbe entrare in funzione e accogliere i rifiuti della città.

 

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