Formicoso, conto alla rovescia per i carotaggi
Carotaggi: preludio alla realizzazione della discarica o ancora di salvezza? Amministratori e cittadini del Formicoso sono convinti di dover mettere in campo ogni sforzo per provare ad evitare la realizzazione dei carotaggi sul sito di "Pero Spaccone". In pochi credono alla possibilità che le indagini dei tecnici di commissariato e Arpac rendano il quadro di un sito inidoneo alla realizzazione di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti. Allora, si proverà ad invadere il Formicoso per impedire, attraverso una manifestazione civile, a militari e tecnici di raggiungere l'area individuata presso il comune di Andretta. Dal canto suo, il direttore del dipartimento provinciale di Avellino dell'Arpac, Nicola Adamo, prova a convincere amministratori e cittadini ad accettare la strada del dialogo e della collaborazione. «Stiamo parlando di indagini - evidenzia -. È interesse delle popolazioni locali che tutto questo venga posto in essere». L'Arpac eseguirà carotaggi sull'intera superficie individuata, con maglie anche abbastanza strette, oltre a indagini piezometriche per valutare l'andamento delle falde. «È necessario - continua Adamo - presentare il quadro della situazione attuale, per essere certi che la realizzazione di un impianto per i rifiuti non provochi modifiche strutturali». In sostanza, il compito dell'Arpac sarà quello di prospettare la situazione attuale, «il punto di partenza» come lo definisce il direttore del dipartimento di Avellino, affinché, dopo la chiusura e l'eventuale bonifica della discarica, il territorio sia restituito alla gente alle stesse condizioni. Ma c'è possibilità che le indagini Arpac possano far riscontrare elementi ostativi alla realizzazione di una discarica nella zona? «Potrebbero - aggiunge Adamo -, ma è abbastanza difficile. Le indagini preliminari hanno mostrato che il sito è idoneo e si presta ad un insediamento simile, anche se con indagini, anche a stadi molto profondi, del terreno la situazione potrebbe essere ribaltata». Secondo le indicazioni in possesso dell'Arpac, «l’area di Pero Spaccone è argillosa, e quindi poco permeabile». Le possibilità di inquinamento, quindi, si riducono al massimo. Il dirigente Arpac, dunque, invita la gente a lasciar eseguire i carotaggi. «È importante - conclude - quello che si fa ma, soprattutto, come si fa. Alcune discariche nel nord Italia hanno consentito un ritorno economico ed occupazionale notevole». Ma amministratori e cittadini non ci pensano proprio a seguire l'invito del direttore Adamo. Sono pronti a dare battaglia, anche con gesti estremi ed ecltanti. La macchina organizzativa della mobilitazione di protesta è già partita, oggi alle 18 iniziativa ad Aquilonia, presso il centro polifunzionale.