Prima vasca satura ma si scarica ancora

20 settembre 2008 - Vincenzo Grasso

Savignano Irpino. Ci sono tutte le 140 mila tonnellate previste nella prima vasca di Pustarza. Anche se non è ancora pronta la seconda vasca, l'attività di conferimento dei rifiuti prosegue regolarmente, con l'arrivo in discarica di oltre 60 compattatori al giorno. Adesso si procede con l'abbancamento in altezza, probabilmente per altri due metri. Chi transita dalle parti di Pustarza può rendersene conto. Prima c'era una pianura, adesso si notano i cumuli. Le autorizzazioni vengono date all'IBI e al Cosmari AV 2 giorno per giorno, a conferma del fatto che si rischia di superare dei limiti oggettivi. Una parte di questi rifiuti sarà rimossa e sversata nella seconda vasca, mentre è altrettanto scontato che l'attuale livello di altezza è destinato a ridursi per la compressione naturale dei rifiuti. È evidente, dunque, che nella prima vasca si può sversare ancora per poco. Se la saturazione è avvenuta così presto, lo si deve alla necessità di soddisfare soprattutto le esigenze del Napoletano. In effetti a Savignano, a fronte di circa 500 tonnellate di rifiuti irpini, se ne sversano oltre 1000 provenienti dal Napoletano. Di questo passo la discarica chiuderà prima del previsto. Ad ogni modo solo pochi giorni ed anche la seconda vasca sarà disponibile. La commissione di collaudo ha verificato nei giorni scorsi la tenuta del fondo di argilla e delle sponde. Tiene bene la permeabilità del terreno. Dopo la stesura dei teloni si può passare alla fase di conferimento. Nel frattempo vanno avanti anche i lavori per le ultime due vasche, la cui consegna è prevista per la fine dell'anno. Contemporaneamente la struttura che fa capo a Bertolaso cerca di mantenere gli impegni assunti con i 40 comuni campani che hanno ospitato o ospiteranno discariche ed impianti di trasformazione dei rifiuti in materia di «ristoro ambientale». A Napoli sono stati invitati, tra gli altri, il sindaco di Savignano Irpino, Oreste Ciasullo, e il sindaco di Ariano, Domenico Gambacorta. La torta da mettere a disposizione dei 40 comuni per le provvidenze previste nella legge 123 del 2008 è di 560 milioni di euro. «L'incontro avvenuto a Napoli - sostiene il sindaco di Ariano - può considerarsi utile perché è servito a fissare dei tempi per la presentazione di schede preparatorie ai progetti di tutela ambientale. Entro la fine del mese dovremo comunicare dove vogliamo intervenire». Sulla stessa linea il sindaco di Savignano, Ciasullo. « Abbiamo sul territorio - sostiene - dissesti idrogeologici e problemi di depurazione e ammodernamento della rete fognaria. Non vogliamo lasciarci sfuggire questa occasione. Proporremo progetti validi che possano migliorare l'ambiente».

 

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