Guerriglia anti-discarica, raid contro 7 bus
Colpi di pistola a piombini contro gli autobus di linea, torna la guerriglia in strada contro le discariche. Ieri dopo il corteo che ha bloccato le strade di Chiaiano, partendo dalla rotonda Titanic, un gruppetto di manifestanti ha lasciato la manifestazione e ha preso di mira gli autobus dell’Anm. Una serie di raid contro sette pullman; colpi di pistola a piombini contro i vetri e sprangate conto le fiancate. Quasi due ore di terrore ieri in via fratelli Cervi a Scampia, con gli autisti dei mezzi pubblici in balia di alcuni giovani a bordo di motociclette che li attendevano nei pressi delle fermate. Vere e proprie azioni di guerriglia organizzate, il primo autobus è stato bloccato verso le 19. Il gruppo staccatosi dal corteo dei manifestanti anti-discarica era abbastanza nutrito e ha fermato la corsa di un autobus che percorreva la linea che collega Secondigliano a Chiaiano. Colpi alle fiancate e tensione. Scatta l’allarme, l’autista mette infatti il funzione il sistema d’allerta che collega ogni mezzo pubblico con le forze dell’ordine. «Nonostante le nostre richieste - spiega il presidente dell’Anm, Antonio Simeone - non ci sono stati però interventi delle forze dell’ordine. Ad un certo punto siamo stati costretti a fermare le corse». Ma l’escalation degli agguati è andata avanti ancora per parecchio. Ridotto il numero dei manifestanti, sono rimaste alcune moto (non più di tre o quattro) con a bordo alcuni giovani che hanno iniziato a percorrere via fratelli Cervi a caccia dei mezzi pubblici. Alla vista degli autobus arancioni le moto si portavano in strada e venivano esplosi colpi di pistola caricata a piombini. Affiancando i mezzi, i motociclisti colpivano poi più volte le fiancate. Compiuto il raid si dileguavano rapidamente. Gli autisti, terrorizzati, lanciavano l’allarme alla centrale raccontando di queste vere e proprie imboscate. Pesante il bilancio: ad un bus è stato frantumato il lunotto anteriore, ad un altro sono stati spaccati tutti i fari, per tutti danni alle fiancate con un pullman con la porta posteriore inutilizzabile. Sette mezzi che oggi non potranno tornare in strada, una circostanza che, inevitabilmente, creerà disagi per il servizio. «C’è anche molta preoccupazione - spiega il presidente Simeone - e temiamo che in conseguenza di quanto accaduto alcuni autisti si rifiutino di scendere in strada per coprire alcune tratte. Di fronte ad azioni tanto violente è comprensibile che i sindacati siano allarmati. Già in passato alcuni nostri mezzi sono stati scortati, sappiamo tutti quello che è successo a Pianura. Adesso tornano questi episodi». Il popolo anti-discarica era tornato in piazza ieri dopo la tensione che si era registrata lunedì, con un contatto tra la polizia e i manifestanti. Il corteo, pacifico, ha visto ieri trecento persone in strada in una fiaccolata per invitare la comunità di Marano a partecipare alle prossime iniziative che vedranno impegnati i comitati civici che si oppongono alla realizzazione del sito di Chiaiano. Iniziative che culmineranno con la manifestazione nazionale «Jatevenne day», prevista per il 27 settembre. Il corteo, partito dal corso Mediterraneo, ha attraversato le strade del centro cittadino e si è concluso in via Cupa del cane, nei pressi della rotonda Titanic. Tra i partecipanti anche il sindaco Salvatore Perrotta, il suo predecessore Mauro Bertini, il consigliere provinciale Biagio Iacolare ed alcuni consiglieri comunali.