LA CLASSIFICA DI LEGAMBIENTE. BENE I COMUNI DELLA PROVINCIA: «BRONZO» A SANT’ANGELO ALL’ESCA

Differenziata, un flop nei capoluoghi: Avellino è penultima

19 settembre 2008 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino Avellino

Aumenta la percentuale di raccolta differenziata, ma il sessanta per cento dei materiali che arriva alle piattaforme è inutilizzabile. Quando i depositi si riempiono il Conai si rivolge al commissariato che deve provvedere a svuotarli. Lo hanno denunciato ieri Mariella Maffini dello staff del sottosegretario Guido Bertolaso e Walter Facciotto, vice direttore del Conai, il consorzio per il recupero degli imballaggi, nel corso della presentazione dei «Comuni Ricicloni» organizzata anche quest’anno da Legambiente. NI dati di Legambiente sulla differenziata (che si riferiscono al 2007, per il 2008 è segnalato un miglioramento) mostrano un quadro di luci e ombre. Ombre che diventano minacciose se si considera l’allarme Conai. L’obiettivo della differenziata è il riciclo se questo salta tutta l’operazione diventa un inutile esborso di denaro. E non solo: i comuni virtuosi sono generalmente quelli di piccole e piccolissime dimensioni, mentre la differenziata stenta a decollare nelle grandi concentrazioni urbane. Resta preoccupante il caso Napoli: la città si classifica al 326 posto, preceduta tra i capoluoghi di provincia della Campania, da Benevento (297), Salerno (313) e seguita da Avellino (385) e Caserta che con una misera percentuale del 2,5 per cento si classifica nella postazione 481. Il «Comune Riciclone Campano» 2008, è Atena Lucana, comune salernitano di circa 2mila abitanti, che ha raggiunto il 90,8% di raccolta differenziata. Al posto d’onore Rofrano con il 86,9% mentre medaglia di bronzo per il comune avellinese di San’'Angelo all’Esca con l'85%. Dai dati emerge che in Campania la differenziata viaggia tra la provincia di Avellino e Salerno, che sono testa a testa: nella top ten primeggia l’Irpinia con sei comuni su dieci. Il primo comune della provincia di Napoli è Nola che si trova al settimo posto della classifica generale. Nella categoria sopra i 20mila abitanti premiata Nocera Superiore. L’elenco evidenzia che sono 118 i comuni che nel 2007 hanno superato la soglia del 40% come previsto dalla legge finanziaria per quell’anno. E i comuni virtuosi diventano 155 se si considera la soglia del 35%. Complessivamente in Campania si è raggiunto il 16,1% di raccolta differenziata. Il lavoro di ricerca e di analisi è basato sui dati dell’Arpac, dell’osservatorio provinciale dei rifiuti di Salerno, Napoli e Caserta e dai comuni. «L’edizione 2008 - spiega il presidente regionale di Legambiente Michele Buonomo - dimostra che esiste un Campania che ha imparato a trattare bene i rifiuti, creando economia e lavoro. Siamo consapevoli di quanto ancora resta da fare: bisogna estendere a tutto il territorio, cominciando da Napoli, l’esperienza dei comuni ricicloni, completare l'impiantistica regionale realizzando almeno 20 impianti di compostaggio mentre riteniamo sbagliata la realizzazione di 4 inceneritori e 10 discariche».

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