Formicoso, oggi il verdetto di Bertolaso
L'alta Irpinia aspetta il miracolo di San Gennaro. In tanti, ad Andretta come negli altri comuni della zona, hanno pensato che fosse un segno del destino. Il sottosegretario Bertolaso ha convocato per oggi il sindaco Angelantonio Caruso, per comunicazioni sulla vicenda «Pero Spaccone», nello stesso giorno in cui i rappresentanti della diocesi di Sant'Angelo dei Lombardi - Conza - Nusco - Bisaccia, si recheranno presso il Duomo di Napoli per offrire l'olio per alimentare la lampada votiva di San Gennaro, il Patrono del capoluogo partenopeo che si festeggia domani. Sarà una giornata di attesa e di speranza. L'ennesima per amministratori e cittadini di questa zona. La realtà, però, impone di pensare «negativo», di immaginare che Bertolaso abbia convocato il sindaco di Andretta per annunciare l'avvio prossimo dei carotaggi sul sito individuato per la realizzazione di una discarica. Caruso, che pure ha provato, senza riuscire nell'intento, ad «immaginare» quello che potrebbe essergli comunicato oggi, invita a «non mettere il carro davanti ai buoi». «Voglio sperare - evidenzia il primo cittadino - che l'incontro con il Premier abbia dato i suoi frutti e che la struttura abbia deciso di rinviare ulteriormente i carotaggi e soprassedere dall'intenzione di avviare il percorso per realizzare una discarica a Pero Spaccone». Una speranza che il sindaco potrà nutrire fino al tardo pomeriggio, alle 18, orario in cui è stato convocato l'incontro con il sottosegretario. Un vertice che servirà a capire se quella «fiammella della speranza» di cancellare per sempre l'incubo discarica, alimentatasi dopo il faccia a faccia con il Presidente Berlusconi, sia stata tenuta in vita a giusta ragione. Diversamente, in alta Irpinia scatterà immediata la mobilitazione. «Certamente - lascia intendere ancora il primo cittadino di Andretta - non resteremo a guardare mentre vengono a prendersi il nostro territorio». I comitati, gli ambientalisti, i cittadini sono pronti a scendere in piazza e far sentire la propria voce contro quella che tutti, da queste parti, hanno ribattezzato «la discarica delle discariche». Di fianco all'alta Irpinia, stavolta, ci sarà (almeno si spera) l'intera provincia. Intanto tutto è pronto per la delegazione religiosa della diocesi altirpina, guidata dall’arcivescobvo Francesco Alfano, che oggi sarà a Napoli per offrire l’olio alla lampada votiva di San Gennaro. Un omaggio che «è segno di amicizia e comunione tra Chiese sorelle - dice monsignor Alfano - nel nome del Patrono di Napoli e della Campania, a cui le nostre comunità parrocchiali guardano con antica e immutata fede». Ma all'incontro pastorale le contingenze fanno assumere un valore del tutto particolare. «A San Gennaro - prosegue l'Arcivescovo di Sant'Angelo - porteremo le speranze dell'Alta Irpinia, una terra che ha conosciuto la sofferenza e il dolore e che in solidarietà anche con la Chiesa partenopea fa della salvaguardia del creato il suo impegno concreto per costruire un futuro di speranza». Dietro l'auspicio pastorale di monsignor Alfano si legge la preoccupazione della chiesa altirpina che avverte sulla propria pelle la decisione di costruire nella parte più interna della regione una grande discarica. Il tema sarà trattato, seppure nel contesto di una più ampia discussione sulla salvaguardia del creato, anche durante il venticinquesimo convegno pastorale che la Diocesi di Sant'Angelo celebrerà in questo fine settimana sull'altopiano del Laceno. Un appuntamento che si concluderà con un segno di solidarietà sia per le comunità altirpine che verso quelle napoletane che ancora combattono contro l'emergenza rifiuti: la piantumazione di alberi sia sul Laceno che nel Parco del Vesuvio».