Purtroppo il consenso di Berlusconi si basa sulle informazioni che vengono date.

Di Pietro contro Berlusconi: "Via rifiuti solo dal centro"

Roberto Fuccillo
Fonte: La Repubblica - 24 settembre 2008

Basta con le finzioni di Berlusconi, il problema della spazzatura a Napoli non è affatto risolto. Nel pieno della bagarre su Alitalia, Antonio Di Pietro cerca di demitizzare il premier anche sul fronte di quello che è stato generalmente letto come un suo innegabile successo, la pulizia di Napoli. «Abbiamo la documentazione fotografica - afferma il leader di Italia dei valori -. Fuori dal centro di Napoli ci sono montagne di rifiuti, ma nessuno lo dice. Purtroppo il consenso di Berlusconi si basa sulle informazioni che vengono date. È vero che non ci sono i rifiuti nel centro di Napoli, ma questo si deve agli strumenti messi in atto da noi col governo Prodi. Inoltre il centrodestra ha potuto contare sull´appoggio di sindaci compiacenti, come quelli di Milano e di Brescia, che quando era al governo Prodi si sono opposti a qualsiasi ipotesi di farsi carico di parte dei rifiuti».

Tutto questo non emerge perché «Berlusconi ha le sue tv e il servizio pubblico è in mano ai partiti. Il conflitto d´interessi pesa ancora come un macigno. Ai giornalisti vengono forniti dati falsi. Ci vorrebbe l´impeachment per chi mente». Una vera e propria sfuriata, resa al mensile free press "Pocket", che però non ha smosso più di tanto la controparte. Mentre Di Pietro affondava il colpo, il governo era infatti riunito, e produceva anche una misura sul fronte rifiuti, dando via libera al sottosegretario Guido Bertolaso per accelerare le «compensazioni ambientali», ovvero le bonifiche, a Chiaiano e Terzigno, due dei siti scelti per le discariche. Il documento approvato autorizza Bertolaso «a porre in essere con la massima celerità e con particolari modalità le iniziative di compensazione ambientale» previste in quei siti.

Questo non vuol dire che la situazione sia tranquilla, anzi. Pur trattandosi di partita diversa da quella denunciata da Di Pietro, nel casertano e nell´agro aversano il nuovo Consorzio unico diretto da Alberto Stancanelli continua ad avere difficoltà operative, dagli scioperi del personale ai danneggiamenti dei mezzi. Sono le aree servite precedentemente dal consorzio Caserta 4, a suo tempo coinvolto nelle indagini sui traffici dei casalesi, e dal Caserta 2, più direttamente responsabile della mancata raccolta nell´aversano negli ultimi giorni. Ieri sera è stata varata una operazione di raccolta straordinaria con la partecipazione di esercito, Asìa e ditte private. A conferma delle difficoltà in quell´area proprio ieri gli agenti di Aversa e di Casapesenna hanno sequestrato alcuni quintali di rifiuti speciali pericolosi sversati su un fondo agricolo. All´opera c´era un camion con tre uomini a bordo, risultati dipendenti di una società situata a Melito.

A Napoli invece proprio Chiaiano si prepara a ospitare sabato la manifestazione nazionale di protesta. Titolo esemplificativo, "jatevenne day", che sconta l´ennesimo tentativo di andare oltre qualsiasi accordo e riaffermare l´impraticabilità della cava come sito per la discarica. Le iniziative di avvicinamento all´happening sono già iniziate: ieri la presentazione di "Ecoballe", il libro del professor Paolo Rabitti, che ha fatto da consulente alla Procura di Napoli nell´inchiesta su Fibe-Impregilo per la vicenda rifiuti; domani una fiaccolata a Chiaiano; venerdì incontro con Paul Connet.

Una buona notizia invece arriva da Capodichino. La III municipalità, Stella-San Carlo, ha approvato la nascita di una isola ecologica. Sarà realizzata nell´ex tensostruttura di via Francesco Feo, a Capodichino. Si tratta di uno spazio rimasto abbandonato per anni. Soddisfatto il presidente Alfonso Principe: «I cittadini potranno depositare ingombranti, ma anche carta, cartone, imballaggi, barattolame, vetro, rifiuti urbani pericolosi, batterie elettriche, telefonini. L´area che sarà recintata e presidiata 24 ore al giorno, e darà la possibilità ai cittadini di conferirvi tutti quei rifiuti che non vanno nei normali contenitori». È la seconda isola cittadina dopo quella dei Colli Aminei. Alla fine in città dovrebbero essercene sei.

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