I sindaci sul piede di guerra Franco Mazza (Sd) accusa: «L’obiettivo è trasformare l’Irpinia in una pattumiera»

In arrivo al Cdr 10mila ecoballe

Completate nell'area dell'eliporto le piazzole per lo stoccaggio
13 settembre 2008 - Amedeo Picariello
Fonte: Il Mattino Avellino

L'allestimento delle piazzole è agli sgoccioli. Si lavora a ritmo serrato da tempo e, tra dieci giorni 10mila ecoballe saranno trasferite nell'area dell'eliporto di Pianodardine requisita oramai da quasi un anno. Per i sindaci della zona è l'ennesimo schiaffo all'Irpinia. Il Cdr di Pianodardine e l’intera aria limitrofa stanno per essere trasformati in una mega stazione di stoccaggio di balle di rifiuti. L'ordinanza è stata notificata al Cosmari Av1 che per volere del governo ha la gestione del sito. L'obiettivo finale è quello di raggiungere quota ventimila, così decise l’allora commissario straordinario De Gennaro. Sindaci, esponenti politici, amministratori locali, cittadini, associazioni del territorio si frapposero all'arrivo dei tir. In prima linea ci fu la presidente della Provincia Alberta De Simone che chiamò a raccolta d'urgenza tutti i consiglieri di palazzo Caracciolo a cui si aggiunsero il sindaco di Avellino e gli altri esponenti della giunta e del consiglio di piazza Del Popolo. Addirittura l'ingresso dell'area Asi fu sbarrato con i mezzi pesanti e gli spazzaneve dell'amministrazione provinciale. Il muro di popolo fermò De Gennaro. Poi tutto si è bloccato, anche per il sequestro dell’area. Oggi l'area dell’eliporto conta a terra duemila e passa balle. A queste si aggiungeranno quelle prodotte quotidianamente dal Cdr che da poco ha riaperto battenti e le altre migliaia che arriveranno da Napoli e Caserta. Una decisione resa possibile anche dal dissequestro del sito. Ma intanto è già pronta una nuova mobilitazione popolare. «Stanno venendo meno tutti gli accordi, non regge più nessuna promessa - sbotta Franco Mazza, ex capogruppo provinciale di Sd, animatore di molte battaglie ambientaliste per la Valle del Sabato -. Non c'è più traccia del lavoro fatto dal consiglio provinciale ormai è chiaro a tutti che Ariano, Savignano, Andretta e Pianodardine fanno parte di un'unica strategia che vuole l'Irpinia come recapito finale dell'immondizia della Campania. Purtroppo se non c'è una mobilitazione generale, una larga chiamata, questo progetto scellerato non sarà mai fermato. È un'aggressione bella e buona». Sul caso dell'eliporto, Mazza aggiunge: «Al commissariato stanno attuando una tattica a sfiancare. Ci hanno provato e sono stati respinti. Ora disattendono gli impegni e parlano di 20mila ecoballe. E in futuro? È ora di dire basta; occorre una ferma reazione. La Valle del Sabato è già alle prese con una situazione ambientale esplosiva. Mi auguro che sindaci e associazioni si facciano vivi prestissimo».

 

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