NOCERA INFERIORE

Rifiuti, cittadini in rivolta a Montevescovado

Odori nauseabondi dagli scarrabili usati per l’umido cinque mesi fa
10 settembre 2008 - Algia Testa
Fonte: Il Mattino Salerno

Nocera Inferiore. A Nocera Inferiore l'emergenza rifiuti non è affatto finita. C'è un sito provvisorio ancora stracolmo di immondizia umida in decomposizione. I cittadini della zona, costretti a subire terribili disagi, sono sul piede di guerra, ma il sindaco Antonio Romano si dice totalmente all'oscuro dell'insostenibile situazione. É in sintesi, quanto accaduto ieri mattina quando i residenti del quartiere del Vescovado hanno deciso di far sentire nuovamente la loro voce dopo cinque mesi di vera agonia. Su tutte le furie, non appena appresa la notizia, ha contattato immediatamente il dirigente del settore competente. «Ho appreso solo questa mattina di quello che si sta verificando a Vescovado - ha detto Romano - mi scuso vivamente con i cittadini, credo sia una scelta sbagliata alla quale ho chiesto di porre immediato rimedio. Abbiamo requisito quel sito in periodo di emergenza quando non potevamo andare tanto per il sottile. Lo tenevamo ancora requisito perché il provvedimento ha durata di sei mesi, ma stoccarci l'umido, che oggi non è più tale, ma si può considerare indifferenziato, la ritengo una scelta scellerata. Pertanto ha chiesto agli uffici competenti di individuare immediatamente un'altra soluzione per liberare i cittadini da questo grave disagio». Una situazione gravissima, dal punto di vista igienico sanitario, di fronte alla quale il primo cittadino non si è potuto tirare indietro. Da cinque mesi i residenti della zona, centinaia di famiglie, sopportano miasmi nauseabondi, invasioni di insetti, zanzare, topi e ora anche di corvi. Per i proprietari di case confinanti con il sito c'è da sopportare anche l'invasione di liquami neri che fuoriescono dalle montagne di rifiuti e che vengono assorbiti dal terreno circostante. Una vita da reclusi quella dei residenti dal momento che zanzare, ma soprattutto la puzza insopportabile, li costringe a tapparsi in casa dalla mattina alla sera per cercare di evitare i tanti disturbi alle vie respiratorie che, purtroppo, colpiscono soprattutto anziani e bambini. Preoccupanti poi i casi di patologie tumorali che si stanno praticamente moltiplicando in tutta la zona. «Le ecoballe non c'entrano - dicono i residenti - stanno lì dal 2006 e non hanno mai provocato simili miasmi. É la presenza degli scarrabili che ci sta provocando seri disagi. Non ne possiamo più. Eppure si tratta di una situazione che al Comune conoscono molto bene così come la magistratura alla quale abbiamo presentato un esposto denuncia nel mese di luglio. É arrivata l'ora di assumersi le proprie responsabilità. Se non sarà così siamo pronti a proteste eclatanti che coinvolgeranno l'intera cittadinanza».

 

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