Rallentati i lavori nel sito L’allarme di Bertolaso «C’è chi boicotta per dire che c’è la crisi»

Sant’Arcangelo, sabotaggio nella discarica

Danneggiati i sensori che rilevano il pericolo di frane. Da oggi nell’area un presidio dell’Esercito
6 settembre 2008 - Salvo Sapio
Fonte: Il Mattino

La mappa «In Campania c’è chi, purtroppo, ha una gran voglia di dire che l’emergenza non è passata e, quindi, boicotta». La dichiarazione del sottosegretario Bertolaso viene battuta dalle agenzie e, puntuale, arriva la conferma. A Sant’Arcangelo Trimonte potrebbero essere stati danneggiati i macchinari utilizzati per tenere sotto controllo le pareti di una delle due vasche, tre dei dodici «inclinometri» che devono rilevare ogni minimo movimento del terreno potrebbero, infatti, essere stati sabotati in modo che i dati emersi fossero totalmente incoerenti rispetto alla realtà. Ieri la comunicazione nel corso di una riunione riservata negli uffici napoletani del sottosegretariato, dove erano presenti anche le prefetture di Avellino e Benevento, la struttura ha informato loro di quanto accaduto nel Sannio. Ancora in corso tutte le verifiche del caso che, trattandosi di macchinari molto delicati, sono molto accurate. La prima impressione è che si potrebbe trattare di un atto doloso, non un atto di mero vandalismo, ma un intervento mirato. Ad insospettire i tecnici del sottosegretariato il fatto che le rilevazioni degli altri inclinometri rilevavano spostamenti molto piccoli, nell’ordine dei millimetri. I tre macchinari guasti hanno fatto emergere dati «incoerenti», molto lontani dagli altri rilevati correttamente. Da una prima verifica è emerso, quindi, che effettivamente tre inclinometri presentavano danni che ne hanno alterato la capacità di lettura. Sabotaggio o meno, un danno che ha rallentato le verifiche in atto. «I controlli andranno avanti comunque e normalmente - spiegano i tecnici - c’è stato solo l’episodio dei dati incoerenti che è già rientrato». Resta il sospetto di sabotaggio tanto che da oggi i militari presidieranno l’area. Un pattugliamento che fino ad ora non era stato necessario, considerando che nell’area non si erano mai registrate proteste particolarmente accese. L’invio dei militari è nulla più che un atto di cautela da parte del coordinamento della struttura contro l’emergenza ma anche un segnale chiaro rilanciato proprio ieri da Bertolaso. «In Campania il rischio emergenza rifiuti è sempre dietro l’angolo» ha infatti dichiarato il sottosegretario anche il giorno dopo la vista di Berlusconi a Napoli. Bertolaso, ospite di una trasmissione di Canale 5, spiega che «la parte critica dell’emergenza spazzatura a Napoli è sicuramente finita ma il rischio che tornino dei problemi è sempre dietro l’angolo. La pianificazione e l’attenzione con cui, tra l’altro, il presidente del Consiglio segue questa vicenda mi fanno stare molto tranquillo». Ma c’è un problema di non poco conto: «In Campania c’è chi, purtroppo, ha una gran voglia di dire che l’emergenza non è passata e, quindi, boicotta». Accuse, quelle del sottosegretario, nemmeno troppo velate: «Non è un mistero che vi sono delle realtà di malavita e criminalità organizzata in quella regione che pascolano nei territori dell’emergenza-rifiuti da sempre. E se c’è qualcuno che tenta di risolvere questa emergenza, è evidente che rappresenta un ostacolo estremamente pericoloso a questo genere di strategie e quindi si fa di tutto per impedire che i problemi vengano risolti». Sullo sfondo la certezza che il peggio è ormai alle spalle: «Sicuramente è finita la parte critica dell’emergenza spazzatura quella che ci ha fatto fare una pessima figura in tutto il mondo e ha creato tanto disagio e tanta amarezza fra i cittadini di quella splendida regione. Oggi sicuramente, e questo accade dalla fine dello scorso mese di luglio, spazzatura giacente nelle strade, davanti ai mercati, all’ingresso delle chiese o vicino alle scuole non ce n’è più».

Powered by PhPeace 2.6.4