Chiusa la vertenza giudiziaria Il Comune aveva contestato le ordinanze del Commissario circa i rifiuti prodotti dal Cdr

Consiglio di Stato: sì allo stoccaggio

Respinto il ricorso del sindaco ecoballe nel sito di S. Fortunato
2 settembre 2008 - Sabato Leo
Fonte: Il Mattino

Casalduni. Anche il Consiglio di Stato (Giudice amministrativo di appello) ha detto ”sì” al sito di stoccaggio di ecoballe in località San Fortunato, ex fungaia. Il giudici romani di Palazzo Spada hanno rigettato, così come aveva già deciso il Tar del Lazio, la domanda sospensiva presentata nel ricorso del sindaco di Casalduni, Raimondo Mazzarelli, il quale aveva impugnato parecchie ordinanze del Commissario di governo per l'emergenza rifiuti. Il Consiglio di Stato ha pubblicato il verdetto lo scorso 27 agosto, sentenziando che, nella valutazione comparativa degli interessi coinvolti dalla esecuzione degli atti impugnati, appare da condividere la prevalenza accordata dal TAR (giudice di primo grado) a quelli tutelati dalle Amministrazioni appellate. Il Consiglio di Stato si é espresso sul ricorso contro l'ordinanza che il TAR Lazio ha emesso lo scorso 31 maggio, concernente l’”Occupazione di urgenza per sito di stoccaggio rifiuti”. Il sindaco Raimondo Mazzarelli aveva messo sotto accusa, in primo grado, vari provvedimenti commissariali relativi all'attivazione del sito di stoccaggio dei rifiuti secchi imballati derivanti da vagliatura. Ma ecco i fatti, secondo la cronistoria degli ultimi mesi. Il 7 dicembre del 2007 il primo cittadino del Comune di Casalduni ordinava la sospensione dei lavori ma la sua ordinanza veniva messa ko tre giorni dopo dal Commissariato. Il successivo 31 dicembre il Consorzio di Bacino Napoli 3 veniva incaricato della gestione del sito ed il 12 gennaio del 2008 il Commissariato autorizzava la Fibe al trasporto dei rifiuti secchi imballati nell'ex CdR all'ex fungaia. Il successivo 8 febbraio il sindaco Mazzarelli ordinava al Consorzio di Bacino di sospendere immediatamente ogni operazione di stoccaggio. Cinque giorni dopo, però, il Commissariato bocciava per illegittimità l'ordinanza del sindaco. Nel dare il via libera al sito di stoccaggio delle ecoballe, il TAR ha considerato che, dal bilanciamento degli opposti interessi nella presente fase cautelare, appare prevalente l'interesse pubblico tutelato dal Commissariato rispetto all'interesse pubblico, pur meritevole della più elevata considerazione, tutelato dal Comune ricorrente. Ora il verdetto cautelare del Consiglio di Stato ha chiuso la vertenza giudiziaria iniziata dal sindaco Mazzarelli. Nella causa sono intervenuti gli avvocati Giovanni Leone (Comune), Benedetto Giovanni Carbone ed Ennio Magri (Fibe) e l'Avvocatura dello Stato (Commissariato).

 

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