Stoccaggio di veleni a Barra due aree sotto sequestro
«Abbiamo mantenuto tutti gli impegni. Le cose stanno procedendo come previsto. A chi mi chiede se a Napoli tornerà ancora l'emergenza rifiuti io dico: no, non si tornerà alla situazione precedente. Ad Acerra si procede con la costruzione del termovalorizzatore».Così il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, parlando della crisi immondizia in Campania. In mattinata, tracciando un bilancio dopo la pausa estiva in apertura del consiglio dei ministri, il Cavaliere aveva già espresso la sua soddisfazione per il buon risultato raggiunto. La spazzatura fa marcia indietro, vanno avanti i controlli contro i pirati dell’ambiente. Due siti di stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi sono stati scoperti dai finanzieri in una vasta area del quartiere Barra, a ridosso di via Volpicella, che è risultata fortemente inquinata. Gravemente danneggiato anche il sottosuolo. Sequestrati un territorio di circa 3500 metri quadri e 2689 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi, nonché macchinari, per un valore complessivo di circa tre milioni di euro. Le attività erano portate avanti - una del tutto illegalmente e l'altra autorizzata ma fuori norma - da due cittadini della zona, padre e figlio, in territori confinanti. I due sono stati denunciati insieme con altre sette persone che scaricavano rifiuti con i propri automezzi. Così, mentre si cerca una soluzione definitiva all’emergenza, continua l'attività di contrasto ai traffici illeciti dei finanzieri del Comando provinciale diretto dal tenente colonnello Giuseppe Bottillo. L'altro ieri il blitz in via Volpicella degli uomini del Gruppo Porto, al comando del colonnello Giuseppe Mingione, effettuato (in collaborazione con la Provincia) nell'ambito di indagini del II Gruppo delle fiamme gialle. Uno dei siti era totalmente abusivo. L'altro, che fa capo a una ditta individuale, era stato autorizzato per lo stoccaggio ma per un quantitativo inferiore a quello rinvenuto. Ora il lavoro degli investigatori continua per risalire agli autori degli sversamenti tossici. Non si esclude il coinvolgimento di ditte del Nord. Rifiuti in eccedenza e di tipo diverso da quelli autorizzati. Trovate quasi 2700 tonnellate di materiale ferroso, inerti di catrame, bombole di gas, motori di auto intrisi di olio esausto e metalli misti di ottone, rame e ferro. C'erano anche 4 chili e 700 grammi di argento e circa 4 quintali di nichel. Sequestrati inoltre 25mila euro in contanti. Oltre ai proprietari dei suoli in via Volpicella c'erano anche sette «padroncini» intenti a scaricare materiali ferrosi. Sigilli alle due aree confinanti. Sequestrati inoltre sei automezzi, tre gru di tipo ragno ed un carrello elevatore.