«Motivazioni personali» per giustificare la decisione dopo polemiche e minacce sulla differenziata-flop

Cosmari, pressing per far rientrare Guarino

Improvvise dimissioni del presidente del Consorzio Rifiuti. Galasso: "Faccia marcia indietro"
29 agosto 2008
Fonte: Il Mattino Avellino

«Motivi strettamente personali». Almeno ufficialmente sono le cause che hanno spinto il presidente del Cosmari Avellino 1, Antonio Guarino, a lasciare l’incarico. Ieri mattina le dimissioni dalla carica assunta solo il 20 giugno scorso. In quella occasione fu designato all’unanimità dall’assemblea dei sindaci del bacino, subentrando a Raffaele Spagnuolo. Disse subito di essere determinato a superare la fase emergenziale, dando priorità alla città capoluogo: «Il sindaco Galasso non può essere lasciato solo in questo delicato momento, con l’immondizia per strada». E aggiunse: «Ho ricevuto apprezzamenti per come ho gestito il post-terremoto da primo cittadino di Solofra. Gestirò altrettanto bene il terremoto dei rifiuti». Ieri, invece, la resa. Improvvisa. Solo tre righe per annunciare la decisione ai dirigenti del consorzio. Si cerca, comunque, di spingere per un suo ripensamento. Ci prova il consiglio di amministrazione del consorzio, che nel pomeriggio (un vertice sulla questione anche alla segreteria Pd) s’è riunito per affrontare la questione. «Le dimissioni del presidente giungono come un fulmine a ciel sereno e colpiscono ancora di più perchè inattese - si legge in un comunicato del Cda, del direttore e del segretario del Cosmari Av 1 -. Il grande lavoro fatto in circa due mesi, l’avvio, concertato col Comune, della raccolta differenziata ad Avellino; l’approntamento del sito di trasferenza di Monteforte; l’individuazione a Solofra, del sito per la raccolta dell’umido presso la ditta Corcosol; i numerosi contatti avuti con la struttura commissariale, prima per le autorizzazioni a raccolte straordinarie di immondizia da settimane in strada e poi per la pianificazione di ulteriori interventi, sono tutti segni tangibili di un’attenzione ed un impegno profusi senza risparmio di energie da parte di Guarino. Per questo si respingono le dimissioni». Ed ancora, sollecitano i sindaci dell’assemblea a fare altrettanto. Il primo cittadino di Avellino non ha dubbi: «La prima risposta è respingere le dimissioni. Ma voglio parlarci per capire le ragioni personali che lo hanno spinto a lasciare. Finora ha ben operato. Proprio in mattinata mi aveva garantito l’ok alle modifiche alla differenziata». Ha chiesto a Guarino di fare marcia indietro anche l’assessore comunale all’Ambiente, Claudio Pellecchia. Insieme sono all’opera per arrivare ad un servizio di raccolta differenziata efficace. Ma proprio questo è stato forse il capitolo più tormentato della breve esperienza (nel corso della quale ci sono state anche minacce) di Guarino alla guida del consorzio. Sono ancora fresche le ferite delle frecciate ricevute dal numero uno dell’Asa, Romano, che per primo aveva ricevuto critiche dal presidente del Cosmari. «Esprimo apprezzamento - dichiara l’assessore Pellecchia - per il lavoro svolto, con competenza e coraggio, da Guarino. Ha compiuto una scelta difficile, che definirei obbligata, di individuare nella sua città l’impianto per ospitare la frazione umida». Poi, l’invito a ripensarci: «Faccio voti affinchè riconsideri il suo gesto. Farò pressione per fargli cambiare idea». Feroce, invece, è il commento di Giovanni D’Ercole, capogruppo An al Comune: «Dinanzi a dimissioni che sappiamo verranno ritirate, denunciamo l’irresponsabilità del centrosinistra al quale appartengono Romano e Guarino, che si stanno dando battaglia e che continuano a non dare risposte chiare alla dimostrazione di civiltà dei residenti di Avellino. I cittadini hanno bisogno di persone serie».

 

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