Periferie, il ritorno della monnezza. Afragola, discarica vicino all'IKEA. Quarto, in strada 150 TN

Ad Afragola l'emergenza non è mai finita: poco distante da Ikea, lì dove la torretta della multinazionale nordica svetta trionfale, i rifiuti sommergono intere strade. I cumuli vengono inceneriti quotidianamente, e quotidianamente sulla cenere viene poggiata nuova immondizia.
Berlusconi, secondo il primo cittadino di Quarto, «dice di aver risolto il problema della spazzatura, ma in strada ci sono ancora tonnellate di rifiuti».
3 settembre 2008 - Stefano Piedimonte
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

La città di Bassolino è la più martoriata dai rifiuti, ancora adesso. Ad Afragola l'emergenza non è mai finita: poco distante da Ikea, lì dove la torretta della multinazionale nordica svetta trionfale, i rifiuti sommergono intere strade. I cumuli vengono inceneriti quotidianamente, e quotidianamente sulla cenere viene poggiata nuova immondizia.Appena usciti da Ikea, sulla destra c'è una strada chiusa (almeno idealmente). Si chiama via comunale Sarricchio, e i camion hanno aperto un varco tra i dispositivi di cemento che sbarravano l'accesso. I fumi acidi dell'ultimo rogo riempiono ancora l'aria: ad avvicinarsi brucia il naso e lacrimano gli occhi. Proseguendo dritto, si percorre un sentiero lungo trecento metri che costeggia la campagna e conduce alla tenuta di un contadino. Le coltivazioni, ordinate in un susseguirsi di solchi e archi di copertura, si cibano di un terreno grigio e leggero come la polvere. I frutti di questa terra fanno l'amore con le batterie esauste, coi frigoriferi, coi copertoni d'auto, coi laterizi e coi pannelli di chissà cosa che giacciono ammonticchiati in mezzo all'erba, e che ogni tanto vengono dati alle fiamme.Senza timore e senza pudore: camion e furgoncini fanno le loro soste anche in pieno giorno. Scarino ciò che devono al lato della strada, e ripartono. I frutti di questo ciclo di smaltimento criminale, sono sotto gli occhi di tutti. Partire da Napoli, arrivare ad Afragola e tornare indietro via autostrada, è un munnezza tour in piena regola.E viene offerto anche a chi, attratto dalle offerte del megastore del mobile, uno tra i più grandi d'Italia, sceglie di farsi un viaggetto da fuori regione per arredarsi casa. Tutti i giorni sotto gli occhi di tutti: uno scempio che ferisce a morte la città che ha dato i natali al presidente della Regione Campania, e al quale, per qualche motivo che sfugge ai più, non si pone alcun rimedio.Non solo rifiuti speciali: per le vie di Afragola restano chilometri e chilometri di sacchetti a marcire in strada. Ieri, qualche camion per la raccolta dei rifiuti ha timidamente accennato una reazione, ma è come stemperare l'inferno con un bicchiere d'acqua. Anni e anni di «emergenza», sversamenti abusivi nelle campagne e sotto i ponti, e lì dove i cumuli spariscono, ai lati delle strade il cordone di munnezza non scompare di certo. I più moderni avvelenatori dell'ambiente hanno capito che gettare una sedia qui, un copertone lì, un frigorifero qua e un pannello di eternit là, è molto più semplice che accumulare i rifiuti in un'unica discarica abusiva. In questo modo, la discarica è un po' dappertutto: è la città stessa.Intanto, l'allarme per la mancata raccolta dei si accende anche a Quarto, dove 150 tonnellate di spazzatura non vengono raccolte da tre giorni. Il sindaco Sauro Secone chiede al Governo «più fatti e meno promesse: basta chiacchiere, più che degli spot pubblicitari del premier Berlusconi, i comuni napoletani hanno bisogno di stanziamenti economici e mezzi per potenziare la raccolta dei rifiuti, a cominciare dalla differenziata. A Quarto non riusciamo a smaltire la spazzatura a causa delle lunghe code al di fuori dei Cdr, mentre le casse comunali sono ormai prosciugate, dopo anni di emergenza».Berlusconi, secondo il primo cittadino di Quarto, «dice di aver risolto il problema della spazzatura, ma in strada ci sono ancora tonnellate di rifiuti». Ottimo, invece, «il lavoro fatto in silenzio e con discrezione dal prefetto Gianni De Gennaro e dall'esercito», conclude il primo cittadino.

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