Montecorice e Castellabate, l’acqua della Baia Arena è sporca: scatta la rivolta di bagnanti e turisti

Cilento ko tra rifiuti e mare inquinato

Camerota, la spiaggia del Mingardo invasa da cumuli di raccolta differenziata lasciata a marcire
24 agosto 2008 - Paola Desiderio
Fonte: Il Mattino Salerno

Gialla, arancione, rossa, di un verde innaturale. Ognuno la vede di un colore diverso l’acqua del mare di Baia Arena, spiaggia al confine tra Montecorice e Castellabate, tranne che blu, come vorrebbe la bandiera che sventola sui due comuni. Turisti e residenti protestano e chiedono a gran voce di risolvere il problema. Poche decine di chilometri più a sud a sollevare l’attenzione su un’altra suggestiva spiaggia cilentana, quella del Mingardo a Marina di Camerota, è la Confesercenti. «Ogni anno, a luglio e agosto, si ripete lo stesso fenomeno di acqua verde con schiuma. Ogni anno abbiamo avuto promesse di sistemazione. Pur avendo la casa qui e il mare a 50 metri a Baia Arena, siamo costretti a prendere l’auto per andare a fare il bagno» racconta Antonio Borcellino di Afragola. Per molti la causa andrebbe cercata nel Rio Arena, il fiumiciattolo che segna il confine tra i due comuni e che sversa nell’omonima baia. In questo stesso fiume confluiscono le acque dei depuratori di Castellabate (per l’80%) e di Montecorice (per il 20%). «Sono 20 anni che viviamo questa situazione. Non si sa perché il mare, che per dieci mesi l’anno è cristallino, in questo periodo si sporca – dice Vincenzo Vitale che in zona risiede – Non vogliamo sapere chi è il colpevole, vogliamo solo che il problema venga risolto». L’inquinamento del mare sarebbe stato rilevato negli anni scorsi anche da Goletta Verde, ma i sindaci dei due comuni interessati respingono categoricamente che ci sia inquinamento a Baia Arena. A dare una possibile spiegazione del problema è il sindaco di Montecorice, Flavio Meola: «È una baia chiusa. In questo periodo i depuratori di Castellabate e Montecorice scaricano nel Rio Arena un milione di litri di acqua proveniente dai depuratori, impianti autorizzati e monitorati. Però quando l’acqua arriva nella baia ristagna ma nessun ente ha segnalato situazioni di inquinamento». «Gli ultimi dati dell’Arpac risalgono a ieri e non indicano problemi – aggiunge il sindaco di Castellabate, Costabile Maurano – in ogni caso stiamo già lavorando per migliorare la depurazione». A Camerota le proteste riguardano la mancata raccolta di plastica e carta. La raccolta differenziata funziona a metà, con la raccolta regolare solo di umido e materiale indifferenziato. «Lidi e attività commerciali ormai sono assediate da montagne di rifiuti - spiega il presidente di Confesercenti Ciro Troccoli - È inaccettabile che ciò accada, e ancora più inaccettabile è che il Consorzio dei Rifiuti Salerno 4 non prenda provvedimenti. Questa è la prova del fallimento della politica del Consorzio sulla raccolta della differenziata. Lunedì presenteremo una protesta ufficiale al dottor Vincenzo Amendola, attuale commissario del Comune».

 

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