Il Sindaco: «Bonifica della vasca o stop ai lavori»

«La gravità della situazione non ci può far stare tranquilli, occorre una risoluzione immediata del problema, non escludendo l'abbandono del sito se le condizioni dello stesso non dovessero essere normalizzate». Ad affermarlo è Aldo Giangregorio, sindaco di San’Arcangelo Trimonte che, infatti, ha anche disposto un sopralluogo da parte di una commissione di controllo istituita dalla stessa amministrazione comunale che è stato effettuato nella giornata di ieri. Si è accertato che l’ampiezza delle lacerazioni evidenziate nel muro della seconda vasca della discarica, non a caso, sono aumentate e sono superiori ai tre centimetri palesate nei giorni scorsi, e si diramano dal muro di recenzione a valle del sito, in prossimità della costituenda seconda vasca, fino a raggiungere (per un'estensione di dieci metri) le mura che delimitano la vecchia discarica. La stessa commissione, non ha caso, ha proprio il compito di supportare l'amministrazione nelle attività di monitoraggio e di suggerire gli accorgimenti tecnici, impiantistici e logistici a garanzia dell'ambiente e della sicurezza dei cittadini ed è composta dall'ingegnere Lombardi, dai geologi Vincenzo Briuolo e Giuseppe Pilla, dall'ingegnere del comune santarcangiolese Giovanni Colangelo e da Fabio Giangregorio. I componenti la commissione, infatti, hanno rilevato che le fratture emerse nei giorni scorsi presentano una criticità maggiore. Le lacerazioni hanno subito, infatti, un’evoluzione ulteriore con aggravamento della situazione. È stato proposto, quindi, di effettuare urgenti indagini, come più volte richiesto anche in passato, e di attendere l'esito delle stesse operazioni, di verificare la misurazione agli inclinometri, ma, soprattutto, di non procedere alla ripresa dei lavori fino a che la situazione non sarà più chiara. I tecnici, prevedono che la tempistica necessaria per effettuare tali sondaggi non può essere inferiore a quattro mesi. La copia del verbale della commissione è stata subito inviata dal sindaco alla «Mi.to» (missione impiantistica tecnico operativa), alla Daneco (la ditta che svolge i lavori della costruenda discarica), alla Procura della Repubblica, alla Prefettura e alla Provincia.