Discarica, allarme per la frana
Allarme per un movimento franoso presso la seconda vasca, quella ancora in costruzione della discarica di Sant'Arcangelo Trimonte. Un movimento franoso che ieri ha fatto precipitare sul posto i tecnici che vigilano sulla sicurezza dell’impianto. Nel primo pomeriggio, vi è stato, un vertice per valutare le condizioni di stabilità della seconda vasca, per via di movimenti franosi e di alcune lacerazioni e fratture riscontrate nel terreno che ospita la struttura che dovrebbe iniziare ad accogliere entro il prossimo mese i primi quantitativi di rifiuti. Una situazione che preoccupa dato che la prima vasca è ormai quasi colma, ed entro 20 giorni potrebbe essere completamente riempita, e tenuto conto che il quantitativo dei rifiuti giornalieri sversati è di circa mille e cinquecento tonnellate, sarà necessario dare nel breve termine garanzie di stabilità e maggiori certezze sulla capacità di contenimento del terreno. Al sopralluogo, effettuato ieri, erano presenti il prof. Coccolo,un geotecnico dell'Università di Torino, incaricato della missione impiantistica tecnico operativa (MI.TO), i direttori dei lavori Giovanni e Federico Russo, gli ingegneri Veggi e Federico, il sindaco Aldo Giangregorio, i tecnici dell'Arpac e i membri della commissione di vigilanza e controlli. Della commissione, che ha il compito di supportare l'amministrazione comunale nelle attività di monitoraggio e di suggerire gli accorgimenti tecnici, impiantistici e logistici a garanzia dell'ambiente e della sicurezza dei cittadini, fanno parte l'ingegnere Lombardi, i geologi Vincenzo Briuolo e Giuseppe Pilla, l'ingegnere del comune santarcangiolese Giovanni Colangelo e Fabio Giangregorio. Sin dal primo momento in cui è stato varato il piano per realizzare le vasche delle discariche, si è sempre sostenuto che potevano esservi pericoli di frane nella parte sottostante le due strutture, da qui la decisione di eseguire una serie di lavori di contenimento per evitare movimenti franosi che potrebbero portare a un cedimento delle due discariche. Dal vertice di ieri, è emersa la necessità di effettuare ulteriori sondaggi e di rimodulare il progetto iniziale per evitare ulteriore complicazioni, attraverso approfondimenti e accertamenti che saranno effettuati a ritmi sostenuti nei prossimi sette giorni. Il professor Coccolo, ha sostenuto infatti, che si lavorerà anche a ferragosto.