Discariche a cielo aperto incendiate vicino all'aeroporto

13 agosto 2008 - Marco Perillo
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Almeno quattro incendi di natura dolosa e di entità rilevante si sono propagati ieri nell'hinterland nord — orientale di Napoli. L'inferno si è scatenato dopo le 16, quando hanno preso fuoco alcune campagne adiacenti l'autostrada Napoli — Roma, nelle vicinanze degli stabilimenti di Vulcan Air e Alenia. 
Fuoco scuro e denso, fiamme che hanno divorato alberi e sterpaglie, visibili fin da Poggioreale e che hanno fatto pensare a un disastro relativo all'Aeroporto. Ma al terminal non c'era nessun problema e il traffico aereo, nonostante il fumo, non è stato interrotto.
Focolai anche nelle campagne adiacenti alla tratta di tangenziale che da Capodichino va a Pozzuoli, dove traffico è continuato a scorrere regolarmente.
A Casoria e a Volla gli incendi più significativi: sono andate in fiamme almeno due discariche a cielo aperto. Tutto accadeva con intervalli stranamente regolari: gli incendi venivano appiccati a circa tre quarti d'ora d'intervallo l'uno dall'altro, come hanno sottolineato i Vigili del Fuoco intervenuti prontamente.
A bruciare per prima è stata la discarica abusiva di via Fratelli Wright, che sfiora l'aeroporto. Mobili vecchi accatastati, reti di materassi, sedie e rifiuti urbani divenuti cenere in poco tempo. Fino all'intervento dei pompieri, è stato chiuso il raccordo che dalla via Pascoli di Casoria conduce all'Euromercato.
«Una strada dimenticata — dice un residente —. Senza marciapiedi, zeppa di sterpaglie e cumuli d'immondizia ». Non si spiega l'incendio delle campagne poco distanti. «La colpa è di una ditta incaricata a tagliare l'erba — si sfogano gli abitanti —. E quando abbiamo chiamato, i Vigili del Fuoco hanno dato precedenza alla Vulcan Air».
Situazione spaventosa anche a Volla, in via Palazziello che costeggia il nuovo mercato ortofrutticolo. Una strada provinciale, conclusa da poco ma non ancora aperta, senza impianto di illuminazione e con poche case attorno: è divenuta lo sversatoio illegale di pneumatici di grandi dimensioni. Verso le 18 sono andati in fiamme decine di copertoni che hanno reso l'aria irrespirabile, ma non è la prima volta che succede.

 

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