LA SOLUZIONE DEL COSMARI

Rifiuti, ipotesi Corcosol per la raccolta dell’umido

13 agosto 2008 - Michele De Leo
Fonte: Il Mattino Avellino

Umido, in arrivo una soluzione tampone. Il Cosmari Av1 sta definendo un'intesa che potrebbe garantire la ripresa della raccolta della frazione organica nella città capoluogo e negli altri comuni del bacino anche per Ferragosto. È stato trovato, infatti, un accordo con la Corcosol, azienda del nucleo industriale di Solofra, per la realizzazione in loco di un sito di trasferenza e di stoccaggio temporaneo dell'umido. La frazione organica raccolta arriverà, dunque, a Solofra, in attesa di essere trasferita presso un impianto di compostaggio. Ieri l'Arpac ha tenuto un primo sopralluogo alla Corcosol e oggi informerà il Cosmari in merito a tutte le prescrizioni da attuare, dall'impermeabilizzazione dell'area alla necessità di realizzare un sistema per l'incanalamento e la raccolta del percolato, prima di avviare l'attività di trasferenza. L'agenzia regionale per la protezione ambientale, infatti, sembra orientata a concedere l'ok solo per un'area estremamente limitata, all'esterno dei capannoni ma coperta da tettoia, per consentire la trasferenza ma non lo stoccaggio della frazione organica, in modo da evitare un doppione della Irm, dove restano ancora stoccate centinaia di tonnellate di frazione organica. Tra l'altro, nelle prescrizioni, il direttore del dipartimento provinciale Arpac Nicola Adamo sarebbe orientato ad inserire anche l'obbligo di non far stazionare l'umido oltre 24 ore. Dettami che rischiano di complicare i piani del consorzio, ancora in cerca di impianti di compostaggio in cui smaltire la frazione organica. Nell'azienda di Solofra, impegnata nella trasformazione degli scarti di pellame in residuo biologico, nel luglio del 2007 si sprigionò un grande incendio che provocò allarme tra la locale popolazione a causa della formazione di una nube tossica. Fu nominata una commissione per la valutazione dell'impatto ambientale e alla Corcosol vennero apposti i sigilli. Dissequestrata, l'azienda è stata riattata e rimessa a norma ma non ha ripreso la precedente attività. Ci sarà, però, da fare i conti con le prescrizioni dell'Arpac ed eventuali proteste della cittadinanza locale che, c'è da starne certi, non mancheranno.

 

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