Rifiuti ingombranti, è caos duemila Sos al call center
Più di duemila chiamate in una settimana: i napoletani hanno preso d’assalto il call center organizzato dalla struttura del sottosegretario Guido Bertolaso con la collaborazione di Poste Italiane. Per segnalare frigoriferi, lavatrici e materassi che ancora restano in strada, ma anche per chiedere istruzioni sulla differenziata. Ogni giorno dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 20 sedici dipendenti delle poste italiane rispondono ininterrottamente al numero 081-2444081. «Nei primi cinque giorni sono arrivate 2008 chiamate alle quali bisogna aggiungere quelle di ieri - dice Maurzio D’Amore, capo missione comunicazione di Palazzo Salerno - La maggior parte delle telefonate proviene da Napoli e da Caserta e nel 75 per cento dei casi si tratta della richiesta di rimuovere ingombranti e cumuli nei quali si trova di tutto, dalle reti del letto ai televisori». Le segnalazioni vengono girate dalla struttura di Bertolaso ai Comuni e, nel caso di Napoli, all’Asia - «Inviamo ogni giorno un report - spiega D’Amore - in alcuni casi veniamo sollecitati più volte per la stessa situazione. In questo caso chiediamo interventi più rapidi. Il nostro è uno strumento di supporto all’attività delle amministrazioni». Ma non solo: il call center serve soprattutto a tenere aperto il dialogo con i cittadini e a dar voce alle loro esigenze. Le zone dove si riscontrano ancora le maggiori difficoltà sono soprattutto le periferie napoletane: Pianura (il polo artigianale è diventato una discarica a cielo aperto), Ponticelli, Fuorigrotta. A seguire l’agro aversano con Aversa, Lusciano e Trentola. Ma anche da Terzigno arrivano ripetute proteste. Le amministrazioni di San Giorgio a Cremano, Calvizzano, Frattamaggiore, invece, secondo la struttura di Bertolaso, sono intervenute prontamente in base alle indicazioni arrivate dal call center A Napoli, spiega il presidente dell’Asia, Pasquale Losa, le indicazioni delle zone dove accellerare la raccolta degli ingombranti vengono mandate ai distretti che intervengono quando possibile. Spesso i siti indicati corrispondono a quelli censiti e da bonificare. In questi casi si lavora per così dire a strati agendo in collaborazione con la Asl e destinando i diversi materiali nei siti di stoccaggio o alle imprese di smaltimento dei rifiuti speciali. I tempi, quindi, sono tutt’altro che brevi. Anche perché c’è ancora chi continua a scaricare abusivamente. E lo staff del sottosegretario sta monitorando anche questo inquietante fenomeno.