Interviene la Protezione civile Il presidente Losa difende l’azienda: abbiamo raccolto 30 quintali di rifiuti in 2 turni

Lungomare discarica, l’Asìa sotto accusa

Stop alla raccolta, sacchetti e cartacce lungo la passeggiata di via Caracciolo. Bertolaso invia gli ispettori
12 agosto 2008 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Non è tornata l’emergenza rifiuti, ma ieri il Lungomare di via Caracciolo sfregiato dalla spazzatura, da una marea di sacchetti, bottiglie, cartacce, mozziconi di sigarette per qualche ora ha fatto rivivere l’angoscia dei tempi peggiori. L’area più degradata è quella prossima alla Rotonda Diaz. Dove il premier Silvio Berlusconi salutò i volontari della Protezione civile che ripulirono fondali e arenile. Dove meno di due giorni fa in una grossa buca c’è finita una donna che si è storta una gamba e ha denunciato il Comune che presumibilmente dovrà pagare un risarcimento salato. Insomma, la cartolina di Napoli, l’immagine della città che fa il giro del mondo tutti i giorni è sporca e malandata. Cosa è successo? Sotto accusa è finita Asìa, l’azienda per la raccolta rifiuti si è difesa con il presidente Pasquale Losa il quale ha spiegato che «30 quintali di rifiuti sui marciapiedi sono un’anomalia napoletana e che ci sono voluti due turni di lavoro per ripulire, di qui la presenza dei rifuti fino alle 12». Tesi che il sottosegretariato all’emergenza rifiuti retto da Guido Bertolaso però non accetta fino in fondo. Il ragionamento che si fa a palazzo Salerno è questo: di domenica e di agosto si producono meno rifiuti perché la gente è in vacanza, può essere che qualche turista in più possa mandare in tilt il sistema di spazzamento di Asìa? Ha tentato di capirci qualcosa la struttura del sottosegretariato che sotto il peso di centinaia di telefonate e segnalazioni di patiti del jogging costretti a districarsi tra i rifiuti. Ma anche della denuncia del presidente e del vicepresidente della municipalità Chiaia rispettivamente Fabio Chiosi e Maurizio Tesorone e Pietro Foderini di An (che è intenzionato a spedire un esposto in Procura) ha inviato sul posto un paio di accertatori. Cosa accadrà in seguito a quella che ha tutti i crismi di una ispezione lo si saprà tra un po’ di tempo. Nel frattempo montano le polemiche, Chiosi e gli altri esponenti di An in un lungo comunicato chiedono «il commissariamento di Asìa. È davvero vergognoso - dicono - che dopo tutti gli sforzi effettuati per rendere Napoli pulita l’Asìa non provveda nemmeno alla pulizia minima, mediante lo spazzamento del lungomare simbolo della città. Evidentemente le accuse del presidente Berlusconi, che portarono alla sceneggiata delle dimissioni farsa del presidente dell’Asìa erano molto ben fondate». Losa però è chiaro: «Non replico alle accuse personali e politiche - dice - però posso assicurare che il servizio è stato effettuato, ci sono voluti due turni di lavoro per raccogliere con le spazzatrici i 30 quintali di rifiuti dalle 4 alle 11». Losa respinge l’accusa che di domenica ci sono pochi operai in servizio. «I turni erano pieni, quello che posso dire è che vista la situazione per il Ferragosto e per le prossime domeniche rinforzeremo il normale servizio. Se i napoletani non sono partiti e i turisti arrivano è giusto che anche noi ci adeguiamo. Il resto sono sono solo polemiche strumentali».

 

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