Gara per il termovalorizzatore di Acerra Bertolaso insedia il nucleo di valutazione

Il sottosegretario all’emergenza rifiuti Guido Bertolaso ha insediato la commissione esaminatrice che dovrà valutare le proposte di completamento e gestione dell’inceneritore di Acerra. Alla fine le offerte sono state tre: la A2A, azienda lombarda che gestisce uno dei più grandi inceneritori d’Europa, che si trova a Brescia e i cui soci azionisti sono i comuni di Milano e appunto Brescia. A2A ha messo in piedi - fra l’altro - una joint venture con Asìa, l’azienda del Comune per la raccolta dei rifiuti. Vale a dire che se dovesse vincere anche Asìa gestirà Acerra. La seconda proposta è di un’azienda che fa capo al gruppo Falk ed era attesa, la terza ed ultima, è una impresa francese. Una novità dell’ultima ora perché sembrava che i francesi dopo un iniziale grande interessamento si fossero ritirati. Quest’ultima, stando a quando trapela, avrebbe spedito, tuttavia, solo una lettera di accreditamento e non una vera e propria offerta che si compone della parte economica e di quella gestionale. Fatto che in qualche modo la metterebbe in una posizione di svantaggio rispetto alle due concorrenti. Si tratta di indiscrezioni che vanno prese per quelle che sono. In realtà l’offerta della A2A sembrerebbe essere fino a questo momento quella con maggiori chances di aggiudicarsi la gestione dell’impianto di Acerra. Che secondo i programmi del premier Silvio Berlusconi e dello stesso Bertolaso dovrebbe cominciare a funzionare parzialmente già a fine anno, per poi entrare a regime in primavera con tutte e tre le sue linee. Quello di Acerra, per capacità somiglia all’inceneritore lombardo in quanto è capace di lavorare fino a 800mila tonnellate di rifiuti all’anno. Fin qui Acerra, ma la joint venture fra A2A e Asìa è il primo passo perché soprattutto l’azienda napoletana acquisisca il giusto know how per progettare e gestire il termovalorizzatore che sorgerà a Napoli est nella zona di via De Ruberto.