Formicoso, è il giorno della verità
Formicoso, siamo ad un passaggio cruciale. Amministratori e cittadini dell'Alta Irpinia si giocano oggi una grossa fetta di speranze di poter evitare la realizzazione di un impianto per lo smaltimento dei rifiuti alla località «Pero Spaccone» di Andretta. Oggi presso gli uffici della struttura commissariale, una delegazione di sindaci, da Andretta a Bisaccia, Vallata, Lacedonia, Calitri e Cairano, e rappresentanti del comitato «Nessuno tocchi il Formicoso», sarà ricevuta dal sottosegretario Bertolaso. I sindaci punteranno l'attenzione sulla necessità di rispettare un principio di equità e di non penalizzare ulteriormente una provincia che ha già dato per la risoluzione dell'emergenza. Ma Marcello Arminio e gli altri amministratori punteranno l'attenzione anche sulle peculiarità della zona e le caratteristiche del sito, con la difficoltà nei collegamenti soprattutto durante il periodo invernale, quando nebbia, neve e vento diventano padroni dell'altopiano del Formicoso. Molto si punterà, inoltre, anche sulla questione archeologica. Nella giornata di ieri, una delegazione di tecnici della Soprintendenza ha approfondito le indagini nell'area di Pero Spaccone, evidenziando come il sito sia di grosso interesse archeologico. «Al momento - spiega la dottoressa Fariello della Soprintendenza - abbiamo effettuato una ricognizione superficiale del sito, dalla quale sono emersi frammenti sparsi, soprattutto di laterizi». Primi ritrovamenti che i tecnici della Soprintendenza stanno riportando sulla cartografia, per provare a delimitare l'area in cui potrebbero esserci interessanti reperti storico archeologici. Si è ipotizzata anche la presenza, nel sottosuolo di Pero Spaccone, di una villa romana. «È probabile - continua la dottoressa Fariello - come pure è probabile la presenza di una necropoli sannitica». La Soprintendenza ha fatto partire una missiva per informare della questione la struttura commissariale. Tra le parti sono già intercorsi contatti. Nel caso venisse confermata l'intenzione di realizzare, nella zona, un impianto per lo smaltimento dei rifiuti, la Soprintendenza interverrebbe per effettuare degli scavi e approfondire le indagini, con spese a carico dell'ente appaltante (struttura commissariale), al fine di verificare l'effettiva presenza di un insediamento sannitico o una villa romana. I sindaci, però, sperano di evitare tutta la trafila e poter tirare un sospiro di sollievo già questa mattina.