«No all’inceneritore Napoli Est soffoca»

8 agosto 2008 - ger.aus.
Fonte: Il Mattino

Il presidio dei manifestanti anti-termovalorizzatore «Non siamo il solito movimento del no, proponiamo una valida alternativa ai termovalorizzatori e chiediamo di poter essere ascoltati senza pregiudizi». È un appello, più che una protesta, quello del coordinamento cittadino contro gli inceneritori che ieri mattina ha tenuto un presidio in via Chiatamone. Duplice l’obiettivo: ribadire la contrarietà alla scelta del governo di realizzare un impianto di termodistruzione dei rifiuti in via De Roberto, nel cuore della zona orientale, e sensibilizzare l’opinione pubblica ad altre forme di trattamento dell’immondizia. «Siamo consapevoli che la spazzatura vada in qualche modo smaltita, è assurdo dire no senza se e senza ma. Ecco, dunque, il nostro piano - spiegano Marco Sacco, Tania Castellaccio, Pietro Cozzolino, Fabio Alemagna ed Antonio Trotta, tra i promotori del sit-in - effettuare una capillare raccolta differenziata porta a porta e costruire impianti di trattamento meccanico biologico, già utilizzati in California e Israele. Basterebbero cinque milioni di euro per convertire i sette ex Cdr della Campania». Un sistema del genere, spiegano, consentirebbe di «inquinare meno e dare più lavoro alle persone».

 

Powered by PhPeace 2.6.4