L’amministratore Fortini: ora possiamo candidarci per l’impianto a S. Giovanni A ottobre il via ai lavori

Inceneritore di Acerra, in gara anche l’Asìa

L’azienda lombarda A2A annuncia la joint venture con Napoli. Oggi Bertolaso verifica tutte le offerte
7 agosto 2008 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

Ora che la A2A - l’azienda che gestisce il termovalorizzatore che serve sia Brescia che Milano - ha annunciato ufficialmente attraverso il presidente del consiglio di gestione Giuliano Zuccoli di avere formulato un’offerta per gestire l’inceneritore di Acerra e l’impianto di tritovagliatura di Caivano, in Asìa tirano un sospiro di sollievo. Perché con l’azienda lombarda hanno già sottoscritto una joint venture e se l’offerta di A2A verrà ritenuta congrua dal sottosegretario Guido Bertolaso di fatto Asìa entrerà nella gestione dell’inceneritore di Acerra. Come conferma Daniele Fortini amministratore delegato di Asìa: «Sì, le cose stanno così e noi siamo fiduciosi che dopo l’istruttoria l’offerta dell’azienda lombarda possa essere davvero ritenuta la migliore. Asìa finalmente uscirà dallo steccato dell’azienda che utilizza solo uomini e camion e comincerà a confrontarsi con la gestione del ciclo completo dei rifiuti come accade per tutte le grandi aziende d’Europa. Un accreditamento importante anche in vista della candidatura per la gestione del termovalorizzatore di Napoli». A2A (e quindi Asìa) è uno dei candidati ufficiali alla gestione degli impianti di Acerra e Caivano e oggi sul tavolo di Bertolaso ci sarà l’offerta della utility lombarda. «Siamo interessati a partecipare alla gara» conferma Zuccoli - faremo una proposta tecnico-economica come ci è stato chiesto dal responsabile dell’emergenza Guido Bertolaso». Già nei giorni scorsi il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, in qualità di azionista insieme al Comune di Milano di A2A aveva anticipato che «il consiglio di gestione di A2A darà il via libera alla partecipazione societaria alla gara di gestione del termovalorizzatore di Acerra e del trituratore di Caivano». Sostanzialmente per A2A e Asìa si tratta di ultimare e gestire ad Acerra un impianto dotato di una capacità di smaltimento di circa 750mila tonnellate l’anno a fronte di una potenza elettrica di 107 megawatt. E al contempo gestire anche l’impianto ex cdr di Caivano. A2A esporterà in Campania la sua esperienza bresciana, dove ha sede un termovalorizzatore capace di bruciare 810 mila tonnellate di rifiuti solo nel 2006, giudicato dalla Columbia University il migliore impianto al mondo. Asìa acquisirà così il know how giusto per potere poi gestire il termovalorizzatore di Napoli che sorgerà nella zona est della città. A ottobre dovrebbe partire già il cantiere almeno questo è l’auspicio di Palazzo Chigi e del premier Silvio Berlusconi. Per Acerra e Caivano si tratta di un affare che vale qualche centinaio di milioni di euro. L’impianto di Acerra a regime potrebbe bruciare 750mila tonnellate all’anno ma all’inizio arriverà al massimo a 650mila. A2A e Asìa incasseranno il 55 per cento degli introiti derivanti dalla produzione di energia elettrica che verrà acquistata dal gestore.

 

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