«Hanno voluto dare una scossa il movimento stava perdendo forza»

6 agosto 2008
Fonte: Il Mattino

A mezzogiorno il sole picchia e nel gazebo creato dal presidio contro la discarica resta solo un piccolo drappello d’irriducibili. Nessuno sembra particolarmente scosso dall’incendio del bus. I perché del gesto sono spiegati più o meno da tutti nello stesso modo. «Si tratta di qualcuno che ha voluto dare una scossa al movimento per paura che si affievolisse - dice uno dei pochi ragazzi presenti - certo, sono esagerazioni. Ma noi che possiamo fare? Mica possiamo dire: avete fatto male. Non possiamo appoggiare la polizia che ci dà addosso». A qualche metro i dipendenti dell’Asia rimuovono cumuli di spazzatura: i manifestanti hanno organizzato dei punti di raccolta della differenziata. L’Asia ha portato delle campane, poi le ha tolte. Adesso sul marciapiede insieme a centinaia di bottiglie di plastica si accumulano pezzi di legno, computer smontati, mobili divelti e perfino un anacronistico presepe. Arriva il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta: immediatamente si dissocia da ogni azione violenta. «Questi sistemi non ci appartengono. Noi, però, siamo pronti a percorrere fino in fondo le vie legali e, quando avremo completato la documentazione, presenteremo un esposto alla magistratura». Sabato mattina il Comune parteciperà alla conferenza di servizi a palazzo Salerno: «Una riunione organizzata in maniera a dir poco frettolosa», conclude Perrotta. E i manifestanti annunciano che ci sarà un presidio di contestazione. La sera si terrà un incontro pubblico al municipio di Marano con i tecnici dei comitati che illustreranno «l’impraticabilità del piano trasporti» presentato dagli esperti di Bertolaso

 

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