Il conducente picchiato: «Calci e pugni solo perché non ho aperto le porte»

6 agosto 2008 - ger.aus.
Fonte: Il Mattino

«Erano teppisti, uomini che praticano la violenza con disinvoltura, come se bevessero un bicchier d’acqua».
È ancora sotto choc Silverio Piro, l’autista dell’Anm che lunedì sera è stato picchiato a Chiaiano da tre sconosciuti che protestavano contro l’apertura della discarica. Il suo bus, della linea 164, è stato dirottato ed incendiato. Ma lui se l’è cavata e sta bene.
Come si sente?

«Amareggiato da questa violenza gratuita, peraltro proprio nel mio quartiere».
Cosa le hanno fatto?
«Erano in tre, sui trent’anni, col volto coperto. Mi hanno dato un pugno in testa perché non volevo aprire le porte, poi sono saliti a bordo ed hanno continuato con calci e schiaffi. È stato terribile».
Si è dato una spiegazione?
«È gente che non crede in nulla, ma non sa che con questi metodi non si va da nessuna parte. Purtroppo per me non è la prima volta».
Ci racconti.
«Ho 56 anni e guido i pullman da 27, di cose ne ho viste. Anni fa alcuni manifestanti mi costrinsero a portare il bus in piazza del Plebiscito. Ma erano pacifici, non come questi. Una volta a Scampia mi minacciarono con una pistola».
A Napoli la vita è dura...
«Non so, credo sia colpa dell’arretratezza culturale, o forse del disagio sociale». Che farà? Tornerà a Chiaiano? «Anche subito. Rivoglio la mia vita di sempre, non ho paura. Non sono tutti come quei teppisti».

 

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