Analisi redatta dai tecnici dell’Università La Sapienza di Roma

Dossier sulla discarica «Piano da 73 milioni»

Sabato conferenza di servizi, sito in funzione entro ottobre
12 agosto 2008 - Vittorio Moccia
Fonte: Il Mattino

Chiaiano Costerà 104 euro a tonnellata smaltire i rifiuti a Chiaiano. Per l’allestimento della discarica che in due anni ospiterà 700mila tonnellate di rifiuti (810 tonnellate al giorno) si spenderanno trenta milioni di euro. Se si considerano anche i costi di gestione la cifra sale a 73 milioni di euro. Il megapozzo avrà effetti in parte positivi sul suolo, sulle acque, sulla salute, sull’urbanistica, sul sistema economico; e negativi sull’atmosfera, sul rumore, sul paesaggio. Sono questi i risultati dell’analisi redatta dall’ingegner Adelio Pagotto della Ad Acta Projects e dello studio della viabilità svolto dal dipartimento di idraulica, trasporti e strade dell’università La Sapienza di Roma su richiesta del sottosegretario ai rifiuti. Le relazioni saranno presentate sabato mattina nel corso della conferenza di servizi alla quale parteciperanno con i rappresentanti del sottosegretario i comuni di Napoli, Marano e Mugnano e gli altri nove enti interessati. Nel corso dell’incontro verranno esaminati anche i risultati delle analisi svolte dalla Tecnoin per l’Arpac. Un mucchio di dati non facile da districare. La relazione finale, infatti, è il compendio di una serie di studi specialistici. I dati ovviamente più attesi sono quelli sulla salute umana. Secondo gli esperti gli effetti saranno complessivamente positivi, soprattutto per merito della bonifica del sito. Ma in fase di gestione ci saranno situazioni di moderato impatto negativo a causa dello scarico dei rifiuti e dell’incremento del traffico nelle strade adiacenti alla discarica. E sono proprio i problemi legati alla viabilità quelli forse più difficili da risolvere. Gli studiosi della Sapienza hanno stimato un possibile incremento della circolazione del 7,5 per cento nelle ore di punta tenendo presente, però, che «il traffico esistente è in ogni caso già di per sè sufficinete a creare situazioni di congestione». Le difficoltà sono aumentate dal fatto che diversi tratti di strada hanno pavimentazione insufficiente, che molte auto restano in sosta vietata e che esistono due restringimenti di carreggiata in via Camillo Guerra e in via comunale Santa Croce a Orsolone. Sono previsti, perciò, interventi di manutenzione stradale e l’utilizzo di alcune vie parallele a via Santa Maria a Cubito. Per evitare gli ingorghi è stata ipotizzata una distribuzione degli autocarri lungo le vie di accesso. Si parte, ovviamente, dallo studio del suolo. E qui gli esperti fanno un’osservazione preliminare: l’impatto provocato dalla realizzazione della cava (avvenuta nei decenni passati) è stato dannosissimo: «Si tratta - dicono i tecnici - di un rilevante scempio ambientale che ha portato al depauperameno di una riserva naturale non più ripristinabile allo stato attuale». In fase di risanamento e messa in sicurezza ci saranno, però, degli effetti positivi per le opere di stabilizzazione. Elementi negativi deriveranno, invece, dalla realizzazione degli impianti e dal transito dei camion. Per quel che riguarda l’atmosfera, invece, i tecnici sottolineano l’impatto negativo potrà essere significativamente mitigato dalla captazione di biogas e dagli interventi giornalieri di copertura. «Residui impatti negativi per l’ordore - scrivono - potranno essere imputati alle sole modalità di gestione del percolato e alla fase di svarico dei rifiuti». Anche gli effetti negativi sul clima saranno molto bassi e saranno sostanzialmente provocati dal traffico dei camion diretti verso la discarica.

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