«Non accettiamo alcuna forma di elemosina»

All'indomani dell'incontro con il generale Giannini, sono due le questioni che tengono banco in alta Irpinia. La prima riguarda l'intenzione di realizzare, a Pero Spaccone, la maxi-discarica. L'altra, invece, è la compensazione, il ristoro che spetterebbe ai comuni della zona nel caso fosse realizzato questo impianto per lo smaltimento dei rifiuti. «Non ci interessa - ha evidenziato con fermezza Marcello Arminio, in un comizio dinanzi a centinaia di concittadini - alcun tipo di compensazione. Su questo punto tutti noi sindaci siamo concordi e lo abbiamo ribadito a Giannini: la nostra libertà, l'ambiente ed il territorio non hanno prezzo. Sono una delle poche cose che abbiamo e non intendiamo in alcun modo cedere". Gli amministratori del Formicoso hanno respinto le avances, neanche troppo velate, del generale Giannini, anche quando questi gli ha fatto intendere la possibilità di ottenere finanziamenti per realizzare importanti opere pubbliche. «Non accetteremo - ha ribadito il sindaco di Andretta, Caruso che ieri sera ha tenuto un consiglio comunale per informare la cittadinanza sugli ultimi sviluppi della questione - alcuna elemosina per il nostro territorio. Le gente, stasera (ieri per chi legge, ndr), non ha nascosto la sua rabbia per una decisione che rischia di compromettere non solo il futuro di Andretta ma dell'intera zona. Da domani, con l'ausilio di tecnici, legali e professionisti, avvieremo il lavoro per realizzare atti concreti contro l'ipotesi di una mega piattaforma a Pero Spaccone». L'alta Irpinia non ha intenzione di mollare. Amministratori, comitati, ambientalisti e tanti cittadini non lesinano l'impegno per valutare tutte le iniziative da mettere in campo. I sindaci fanno molto affidamento sul vertice con il sottosegretario Bertolaso. Da lui non si accontenteranno di sentire che «la discarica va fatta perché prevista dalla legge. Tra l'altro - evidenzia l'assessore Melchionna, di Vallata - la legge prevede anche il commissariamento per i comuni che non fanno la differenziata e impone di andare verso la provincializzazione. Inoltre, la Comunità Europea ha bandito le discariche. Non si può tirarla in ballo solo quando fa comodo».