Il mare migliora ma è allarme-scarichi degli hotel
Settimana di serrati controlli, disposti nell'ambito dell'attività di contrasto dell'inquinamento marino. Due gli obiettivi decisi nel corso di un vertice, che si è tenuto nei giorni scorsi tra gli investigatori, impegnati sul fronte della lotta all'inquinamento del mare, coordinati dal sostituto procuratore Angelo Frattini. Da una parte nel mirino ci sono gli scarichi degli alberghi dall'Hotel Salerno a tutti gli altri della città e delle due costiere, amalfitana e cilentana, dall'altra gli allevamenti bufalini nella zona a sud del capoluogo. Ma non mancheranno neppure le verifiche nei tratti di mare lungo la costiera amalfitana, in cui maggiormente si concentrano le imbarcazioni, in particolare nei pressi di Cetara e Conca dei Marini, affidate agli uomini della Capitaneria di Porto, diretti dal colonnello Vincenzo De Luca. Questi i controlli in programma, in atto già da stamattina, che dureranno l'intera settimana e anche oltre nel periodo di Ferragosto. Intanto si è registrato un dato incoraggiante, lo stato del mare è notevolmente migliorato rispetto al passato, è ciò che emerge dai risultati delle analisi già eseguite a seguito dei recenti controlli sugli insediamenti industriali di Salerno e Battipaglia, da parte dei carabinieri del Noe, il Nucelo Operativo Ecologico, diretti dal maresciallo Giuseppe Recchimuzzi e dagli uomini della Polizia Provinciale agli ordini del comandante Roberto Casini. Ma l'ulteriore conferma della riduzione del tasso di inquinamento lungo il litorale salernitano si è avuta con l'impiego dell'aereo in possesso di una tecnologia all'avanguardia, proveniente da Catania. Evidentemente il pugno di ferro della Procura ha consentito di raggiungere il duplice obiettivo di garantire la tutela della salute pubblica e dell'ambiente. Il procuratore capo Luigi Apicella ha seguito personalmente le indagini sul depuratore di Salerno, che poi hanno portato al sequestro della struttura e all'imposizione dei lavori di adeguamento dell'impianto, necessari a garantire un effettivo ciclo di depurazione dei reflui in esso convogliati. La netta diminuzione dell'inquinamento è emersa dai controlli effettuati la scorsa settimana con l'impiego dell'aereo, dotato di sofisticate appararecchiature, che consentono, attraverso la rilevazione della temperatura delle acque, di localizzare l'inquinamento. È stato sorvolato per circa due giorni il tratto di mare compreso tra Positano e Agropoli e dai rilievi effettuati si è accertato che gli unici punti critici sono alle foci dei fiumi Sele e Tusciano. Immediatamente sono stati effettuati i prelievi e le analisi successivamente comparate con i risultati degli altri prelievi effettuati vicino alle condotte sottomarine di Vietri e Cetara. Inizialmente si pensava che eventuali falle e un gioco di correnti potessero aver indotto l'inquinamento a sud di Salerno. Ma le analisi eseguite hanno dimostrato che la schiuma, che in alcune ore della giornata appare nei pressi delle foci dei fiumi Sele e Tusciano, è dovuta piuttosto all'inquinamento provocato da escrementi di animali. Da qui la conclusione che bisogna intensificare i controlli sugli allevamenti della zona, evidentemente privi di un adeguato sistema di smaltimento dei reflui, che quindi vengono sversati abusivamente, confluendo prima nei fiumi e poi in mare. Oltre all'impiego dell'aereo, un controllo costante dall'alto lungo tutto il litorale viene effettuato dai carabinieri del Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano, diretti dal capitano Andrea Sarica. Ulteriori verifiche si concentrano in mare, infatti nei prossimi giorni è previsto l'impiego di militari sommozzatori, provenienti da Napoli per un controllo a tappeto di tutte le condotte sottomarine.