Arriva anche la conferma che ad Andretta sarà realizzata una «piattaforma polifunzionale» per immondizia urbana e speciale

Formicoso, verdetto già scritto: «La discarica si farà»

Il generale Giannini nel summit di Napoli «gela» i primi cittadini ma rinvia al 18 agosto i carotaggi sul Formicoso
3 agosto 2008
Fonte: Il Mattino Avellino

Un rinvio che alimenta la speranza. Ma anche una comunicazione che getta l'alta Irpinia nello sconforto. Non è esaltante l'esito del vertice di Napoli tra il generale Giannini e gli amministratori del Formicoso (presenti i sindaci di Andretta Caruso, Bisaccia Arminio, Calitri Di Milia e Lacedonia Rizzi, l'assessore Melchionna di Vallata e alcuni esponenti del comitato). Per dirla tutta, il bilancio dell'appuntamento è, agli occhi della gente della zona, ampiamente negativo. Se, infatti, i cittadini possono tirare un mezzo sospiro di sollievo per il rinvio, al prossimo 18 agosto, dei carotaggi previsti per domani, non possono nascondere la grossa delusione per la conferma che l'impianto del Formicoso si farà, «perché è previsto dalla legge». E non solo. Dal vertice di Napoli, infatti, emerge che ad Andretta verrà realizzata una piattaforma polifunzionale per lo smaltimento di rifiuti urbani e speciali. E poco importa se, solo cinque giorni fa, lo stesso Giannini aveva parlato «solo» di discarica per rifiuti tal quale. Secondo le indicazioni emerse ieri, il progetto che verrà realizzato a «Pero Spaccone» è lo stesso che, nei mesi scorsi, venne prospettato dall'ex commissario De Gennaro. Un progetto che prevede la costruzione di «una piattaforma polifunzionale, da due milioni di tonnellate di capacità, al servizio delle esigenze regionali per rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi». Tra questi, recita quella primaria indicazione, fos, sovvalli, amianto, gesso, fanghi da trattamento biologico, percolato di discarica, materiali derivanti da bonifiche di siti, rifiuti inerti. La comunicazione ha provocato la rabbia degli amministratori. Giannini, infatti, ha evidenziato che, con questo tipo di impianto, la compensazione spetta a tutti i comuni della zona. «Evidentemente - hanno sottolineato gli amministratori - produce un impatto ambientale notevole che rischia di alterare l'intero sistema». «A noi - ha risposto Arminio, che in serata ha tenuto un comizio - non interessa alcuna compensazione. Vogliamo trovare una soluzione alternativa (non è da escludere che si avanzi nuovamente la candidatura per ospitare un impianto arrow bio, ndr) e per questo chiediamo un incontro con Bertolaso». Una piccola speranza arriva proprio dalla scelta di Giannini di rinviare i carotaggi per lasciare il tempo di un vertice con il sottosegretario. Un rinvio che consente di organizzare «una linea difensiva». Amministratori e cittadini si sono subito messi al lavoro per definire tutte le forme di resistenza ed opposizione. Ieri sera il sindaco Arminio ha tenuto un comizio per informare la popolazione. Nei prossimi giorni si definiranno, inoltre, altre iniziative. Ma, evidenzia l'assessore Melchionna, «c'è bisogno del sostegno della politica che, ora, deve intervenire concretamente per difendere il territorio». Giannini, di fronte alle rimostranze ed alle motivazioni espresse dai sindaci, si è sempre trincerato dietro il «sono un semplice esecutore di ordini, l'impianto è previsto dalla legge e si farà». Per questo, c'è grossa attesa per il vertice con Bertolaso, che potrebbe tenersi già nella prossima settimana, magari alla presenza di Berlusconi.

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