«È un sopruso, ci opporemo in tutti i modi»
Tra rabbia e speranza, tensione e voglia di non arrendersi. La gente del Formicoso vive giorni di apprensione. C'è il timore di veder arrivare, da un momento all'altro, i militari per la presa di possesso dell'area di «Pero Spaccone». Già ieri c'è stato un primo giro di perlustrazione, con alcuni militari che, a bordo di due mezzi, hanno scrutato la zona ed i movimenti della gente. Un particolare che non è passato inosservato. Tra Andretta e Bisaccia c'è lo stato di massima allerta e, a qualunque ora, non mancano cittadini che effettuano ronde nella zona interessata dall'ipotesi discarica. La gente è pronta a mobilitarsi. Il timore di incappare in denunce ed arresti non placa la rabbia di cittadini che si sentono sempre più vittima di un grave sopruso. «È assurdo - dichiara un gruppo di persone - quello che vogliono fare. Stanno realizzando il progetto di fare dell'Irpinia l'immondezzaio dell'intera Campania. Che fine hanno fatto i propositi di aprire Terzigno e Chiaiano?». Discorso condiviso dall'ex consigliere della Provincia, Franco Mazza, uno dei pochi fuoriusciti da palazzo Caracciolo che sta facendo sentire la sua voce: «Non siamo - spiega - di fronte ad una presa di posizione, come tante altre ci sono state, contraria alla realizzazione di un impianto di smaltimento. Dobbiamo dire "no" al sopruso che stanno attuando nei confronti dell'intera Irpinia». Mazza richiama alla mobilitazione generale, suggerendo l'ipotesi di organizzare una grande manifestazione nell'area del Formicoso. Un primo assaggio di quanto potrebbe avvenire già la prossima settimana, ci sarà domani sera. Alle 18, infatti, è stata convocata una assemblea nell'area di Pero Spaccone. Una manifestazione alla quale gli organizzatori si aspettano una partecipazione massiccia. Quasi a voler creare un «ponte ideale», tanto per usare la definizione di Marcello Arminio, con Napoli, dove i sindaci saranno impegnati nell'incontro con Berlusconi. A riguardo, ieri, nella zona hanno girato diverse autovetture con altoparlante per sensibilizzare i cittadini a recarsi sul Formicoso e partecipare a questa prima iniziativa antidiscarica. «Stavolta - dicono gli organizzatori - il rischio è concreto ed imminente. Solo con l'aiuto di tutti possiamo scongiurare un pericolo che, sulle nostre zone, avrebbe lo stesso effetto di una catastrofe». Nel frattempo, si lavora per immaginare quale iniziativa mettere in campo per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica nazionale sulla protesta di questo territorio. Il sindaco di Bisaccia Arminio, che, negli anni scorsi, arrivò ad attuare lo sciopero della fame, annuncia iniziative clamorose. E, mentre non si abbandona l'idea di occupare l'autostrada, qualcuno lancia un'ipotesi suggestiva. «Continuano - dicono - a sommergere la nostra provincia con i rifiuti di Napoli. Avviamo il percorso inverso e, appena arrivano i militari, cominciamo ad indirizzare i nostri compattatori verso piazza Plebiscito. Solo così potremo ottenere rispetto per la nostra dignità».