Due aziende lombarde per il Termovalorizatore
Gara per Acerra, presentate le offerte: il pole l'A2A di Brescia
Solo due imprese avrebbero fatto arrivare le offerte per la gestione del termovalorizzatore di Acerra: le lombarde A2A di Brescia e la Actelios del gruppo Falck. Non sarebbero, invece, arrivate manifestazioni di interesse da parte della bolognese Hera e della francese Veolia. In pole position la A2A: nei giorni scorsi tecnici lombardi sono stati ad Acerra. L’azienda è una partecipata dei comuni di Brescia e Milano che detengono il 26 per cento del pacchetto azionario e gestisce il termovalorizzatore di Brescia, che è stato visitato il 4 luglio da una delegazione del Comune di Napoli. La gestione di Acerra è particolarmente complessa: il termovalorizzatore, infatti, è stato costruito dalla Fibe che in questi giorni ha ripreso a lavorare alla linea 1 che dovrebbe sperimentalmente entrare in funzione a settembre. Il gestore, dunque, si troverà a lavorare in un impianto che non ha realizzato. Ma il modello attualmente in funzione a Brescia è praticamente uguale a quello di Acerra: si tratta in tutti e due i casi di una struttura che si avvale di un forno a griglia mobile e a raffreddamento ad acqua. Anche questo fa pensare che l’interesse dell’impresa possa essere il più concreto. La decisione potrebbe arrivare entro la fine della settimana: il passo successivo all’arrivo delle offerte è la nomina della commissione che le dovrà valutare e lo staff del sottosegretario si mostra deciso a procedere a tappe forzate per arrivare all’avvio del primo termovalorizzatore campano dove dovrebbero essere bruciati anche i sei milioni di ecoballe accumulati negli ultimi anni. E ieri la Camera ha approvato un emendamento al decreto milleproroghe per ripristinare nel suo contenuto originario quello proposto da Tino Iannuzzi (Pd), che prevede la concessione degli incentivi Cip6 per i termovalorizzatori di Napoli,Salerno e Santa Maria la Fossa. Sono stati anche nominati i commissari ad acta per gli ex impianti di Cdr che sono diventati, con la legge Berlusconi, stir (stabilimenti per la tritovagliatura e l’imballaggio dei rifiuti. Per gli impianti della provincia di Napoli (stir di Giugliano, Caivano, Tufino e uffici dirigenziali) è stato nominato il generale Gianfranco Giardella; per la provincia di Benevento (stir di Casalduni)il generale Fausto Claudio Villaccio; per Caserta (stir di Santa Maria Capua Vetere)il generale Pasquale Perrinella; per Salerno (stir di Battipaglia) il tenente colonnello Oriano Toniolo; per Avellino (stir di Pianodardine)il tenente colonnello Costantino Santori.